Rossi applaude la sua Sampdoria: «Questa squadra sa soffrire»
La Sampdoria torna da Bergamo con un punto. Un punto prezioso, ottenuto al termine di una gara dai due volti e combattuta, giocata con grinta e temperamento dai blucerchiati che salgono a quota 36 punti in classifica e compiono un altro passo importante verso l'obiettivo dichiarato: la permanenza in Serie A. «Il
pari rispecchia, a mio avviso, l'andamento della gara – spiega Delio
Rossi, che si dice soddisfatto al termine del confronto con la Dea -. Nel primo tempo l'Atalanta ci ha un po'
sorpreso, schierandosi con una difesa a tre mascherata ed è riuscita
a costruire qualche buona occasione da gol. Nel secondo la
Sampdoria ha giocato meglio sfiorando in due occasioni il vantaggio
con Icardi e Sansone. Le due squadre hanno cercato di superarsi, ma
non ci sono riuscite».
Carattere.
«Se l'avessimo interpretata come a Cagliari, avremmo perso anche oggi contro l'Atalanta – sottolinea il tecnico doriano -. La formazione di Colantuono sta costruendo,
come negli anni passati, la propria salvezza tra le mura amiche: per contrastare
quest'avversario sapevamo che sarebbe servita una squadra tosta. Nella prima frazione non abbiamo fatto benissimo, abbiamo sofferto ma credo
che la capacità di sofferenza sia un elemento importante nel DNA di
una squadra, una squadra che ha dimostrato di avere grande
carattere».
Esperimenti.
«Non giocavamo da tre settimane ed ero curioso di vedere come
avrebbe reagito la squadra – aggiunge l'allenatore della Samp,
spiegando anche l'inserimento di Mustafi e Berardi nell'undici
titolare -. Dovevo sostituire dei giocatori a sinistra: Costa, che
era sempre stato titolare ed è un mancino di ruolo e soprattutto di
piede, ed Estigarribia che è rientrato giovedì notte dal Sudamerica
ed ha svolto soltanto la rifinitura con il resto del gruppo. Berardi
nello specifico è stato bravo a farsi trovare pronto: gli manca un
po' il ritmo partita, ma non ha fatto male al pari dello stesso
Mustafi, che è un ragazzo giovane del '92. L'ho già detto e lo
ripeto: queste ultime partite mi serviranno a valutare qualche
giocatore che fino a questo momento sto utilizzando meno».
Occasioni.
«Poulsen non è stato convocato a causa di un lieve risentimento
muscolare . sgombra il campo da equivoci il mister -.
Simon ha avuto il problema opposto al resto della squadra: ha giocato
con la nazionale danese due partite nel giro di pochi giorni dopo non
aver giocato una gara intera per diverso tempo. Inoltre quando non si
ha un calciatore a disposizione per quindici giorni si fa fatica a
valutarne la condizione: per di più mi sembrava giusto dare
un'opportunità a chi è rimasto ad allenarsi e ha preparato la sfida
in settimana a Bogliasco. Però credo che da qui al termine del
campionato ci sarà modo e maniera di vedere all'opera anche Poulsen
così come Rodríguez».
Calcoli.
«Io non amo fare calcoli – conclude Delio Rossi -. Ricordo che
quando sedevo proprio sulla panchina dell'Atalanta, dopo aver
disputato un gran girone d'andata, il Bologna si fece risucchiare
nella zona calda sino ad arrivare a giocare lo spareggio-salvezza,
poi perso col Parma. La partita con l'Atalanta l'ho affrontata come
se fosse l'ultima giornata di campionato, stessa cosa farò per il
recupero di mercoledì con l'Inter. La Sampdoria è una squadra che
non può permettersi di fare calcoli, ma deve giocare ogni partita al
massimo delle proprie potenzialità, anche perché con i risultati
maturati sugli altri campi la lotta salvezza resta aperta. Come diceva Trapattoni: "non dire gatto finché non l'hai nel sacco",
quindi finché non raggiungeremo una certa soglia non sarò
tranquillo».