Falcone: «Un onore parare a San Siro, peccato il risultato»
Una parata dopo l’altra Wladimiro Falcone sta mostrando al mondo tutte le sue qualità. Il polso opposto a Messias è un riflesso da sigla televisiva. «Non l’ho vista partire – svela il portiere blucerchiato, parlando della sassata del brasiliano -. Era una parata difficile, perché a volte la tocchi ma non la riesci a togliere ed entra». Quel tuffo però non è stato l’unico della sua partita. Un altro, memorabile, ha negato il raddoppio a Giroud, che poi si è addirittura complimentato. «Anche quella è una bella parata – dice -. Malgrado l’acrobazia, lui non è riuscito ad angolarla e così ho cercato di chiudere più spazio possibile. I suoi complimenti? Valgono doppio, perché vengono da un campione del mondo come lui».
Onore. Le strade del mercato potevano portarlo in Serie B, invece Falcone ha reso dura la giornata del Milan. «È un’emozione venire qui a San Siro e fare una bella prestazione – prosegue -. Sono contento di questo, ma non del risultato. Abbiamo preso un gol evitabile, che avevamo anche studiato. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma siamo rimasti in partita fino all’ultimo. Dovevo andare via, poi mi sono detto che era meglio continuare qui a fare il secondo. Ho pensato: magari giocherò una o due partite e invece eccomi qui. Audero? Lo stimo molto, il titolare è lui. Però voglio godermi il momento: è un onore difendere i pali della società che mi ha cresciuto».