Montella sangue e arena: «A Verona vivere o morire, ci aspetta una gara importantissima»
Duello rusticano, vivere o morire. Vincenzo Montella guarda dritto negli occhi i giornalisti così come ha fatto in settimana con i suoi ragazzi per convincerli che nell’arena del “Bentegodi” si potrebbe pugnalare a morte un’avversaria nella corsa-salvezza ed avvicinare, al contrario, la permanenza nella categoria. «Quella contro l’Hellas Verona è una gara che accomuno a quella col Carpi – dice il mister doriano in apertura di conferenza -, una partita difficile e di straordinaria importanza. Noi non possiamo pensare di avere risolto tutto con una vittoria, abbiamo ancora bisogno di punti».
Avviso.«Non facciamoci ingannare dalla classifica – prosegue -, il Verona sta ora giocando sui suoi livelli reali, che sono molto superiori al rendimento tenuto fino a qualche settimana fa». Doria avvisato mezzo salvato. «Dovremo giocare con attenzione – va cauto Montella -, mostrando il giusto atteggimento. Correa da sostituire? Non vi posso dire chi ho scelto ma ho già in mente chi lo farà». Prima di lodare i tifosi, l’Aeroplanino risponde su un paio di questioni riguardanti i singoli: «Cassano? Può dare una grande mano e decidere ancora le partite. Quagliarella? Sono contento sia con noi, mi piace molto il suo fiuto del gol. Dodô? Per domani è recuperato. I tifosi blucerchiati sono per noi un vanto, ma anche una responsabilità. Siamo contenti della loro vicinanza in ogni momento».