L’Atalanta fa muro, il Doria non sfonda: a Marassi finisce 0-0
Risultato a reti bianche per la Sampdoria, come non accadeva dall’aprile del 2015. Allora era il Cesena, oggi è l’Atalanta. Situazioni molto diverse rispetto a quelle della stagione scorsa, ma quel che resta è l’effetto muro. La stessa colata di cemento che i blucerchiati di Vincenzo Montella – per in versione iper-offensiva – non sono riusciti a sfondare. Cosa che fa notizia, visto che i doriani andavano a bersaglio da 11 turni consecutivi (solo la Juventus stava e sta facendo meglio). Ci prendiamo dunque il punto e facciamo un passetto avanti, sicuri però che ci sia ancora da migliorare.
Occhiali. All’assalto dei nerazzurri Montella parte con il duo soltanto sfiorato nel 2007: Quagliarella affianca Cassano per la prima volta al fischio d’inizio. Alle loro spalle agisce Correa, sorretto a sua volta dal binomio Soriano-Fernando in mediana. Come a Roma sulle fasce corrono Ivan e Dodô. Davanti a Viviano ringhiano Cassani, Ranocchia e Silvestre. Dopo un avvio buono ma innocuo dei bergamaschi, all’8′ Cassano impegna Sportiello dal limite. Il Doria ci prova, rischia poco e con Soriano e Ranocchia a stretto giro di posta si avvicina al vantaggio a metà tempo. Quasi allo scadere, sotto una pioggia battente, Quagliarella prova il destro dalla distanza mentre Correa perde il tempo nel cuore dell’area. Niente da fare, il risultato resta ad occhiali.
Valzer. La ripresa si apre con gli stessi effettivi e il Doria in avanti sotto la Sud. Dodô mette subito pressione a Sportiello con un colpo di testa su cross dalla destra di Cassani. Al quarto d’ora parte il valzer delle sostituzioni, incapaci però di cambiare l’inerzia di una gara maschia e dalle scarse emozioni. Alvarez e Muriel (inseriti per Cassano e Correa) faticano a entrare nel vivo del gioco. Barreto dà il cinque a Soriano per il finale, quando Ranocchia e Muriel, sugli sviluppi di un piazzato di Dodô, creano scompiglio dalle parti di Sportiello, senza però riuscire a impensierirlo. Sembra che la palla non voglia entrare. E la conferma arriva in pieno recupero, quando Dodô scende sulla mancina e centra per Alvarez, maldestro nello stacco a due passi dalla porta e nel gettare alle ortiche due punti vitali. Alla fine ce ne prendiamo soltanto uno; meglio che zero, d’accordo, ma il vento – dei risultati – deve cambiare.
Sampdoria 0
Atalanta 0
Sampdoria (3-4-1-2): Viviano; Cassani, Ranocchia, Silvestre; Ivan, Soriano (41′ s.t. Barreto), Fernando, Dodô; Correa (29′ s.t. Muriel); Cassano (15′ s.t. Alvarez), Quagliarella.
A disposizione: Puggioni, Brignoli, Rodriguez, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic, Skriniar.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Atalanta (4-3-3): Sportiello; A. Conti, Toloi, Masiello, Dramé; Freuler (13′ s.t. Cigarini), De Roon, Kurtic; Diamanti (35′ s.t. Raimondi), Pinilla (20′ s.t. Borriello), A. Gómez.
A disposizione: Bassi, Stendardo, Gagliardini, D’Alessandro, Migliaccio, Gakpé, Brivio, Cherubin, Monachello.
Allenatore: Edoardo Reja.
Arbitro: Damato di Barletta.
Assistente: Posado di Bari e Stallone di Foggia.
Quarto ufficiale: Vivenzi di Brescia.
Arbitri addizionali: Valeri di Roma 2 e Aureliano di Bologna.
Note: ammoniti al 26′ p.t. De Roon, al 30′ p.t. Ivan, al 31′ s.t. Diamanti, al 33′ s.t. A. Gómez per gioco scorretto, al 40′ s.t. Borreillo per comportamento non regolamentare; abbonati 19.114 (rateo gara 152.366 euro); paganti 1.227 (incasso lordo 22.755 euro); recupero 1′ p.t. e 5′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.