Notte sciagurata a Roma: la Samp non compie la rimonta, una traversa salva i giallorossi
Una partita sciagurata, l’ennesima di un periodo storto per la Sampdoria. E pure, nel silenzio irreale dello stadio “Olimpico”, il giallorosso Pjanic il piede ce lo aveva messo per raddrizzare un poco l’andamento di una gara che – dopo i gol a cavallo dei due tempi di Florenzi e Perotti – la squadra di Montella avrebbe certamente meritato di pareggiare. E la traversa scossa allo scadere da Cassani sta lì a ricordarlo. Sembra una stregoneria, ma proprio il borsino in trasferta dei blucerchiati non vuole migliorare: tolto il derby, infatti, sono ben nove i viaggi senza neppure un punto all’attivo. Peccato davvero, perché per una volta di più ci portiamo sull’aereo di ritorno una valigia piena di rimpianti.
Gong. Montella sciolto nella notte il dubbio sulla strategia di gara, opta per la continuità, confermando il 3-4-2-1. Davanti ancora Muriel, con Soriano e Correa a fungere da interruttori. Poi il rientrante Silvestre al centro della difesa e Fernando in cabina di regia. Come se non ce ne fossero già abbastanza, il mister però deve fare i conti con un altro infortunio. Stavolta il guaio fisico capita nel riscaldamento: Moisander alza bandiera bianca, dentro va Barreto, primo a finire sul taccuino di Celi. La Roma mantiene alta la pressione – Pjanic, di testa, risulta il più pericoloso nei primi 20 minuti -; il Doria prova a tamponare abbassando gli esterni Ivan e Dodô e ad agire di rimessa. La palla migliore capita a El Shaarawy al 21′, ma l’ex monegasco alza troppo la mira su assist dalla destra di Salah. Nel giro di pochi istanti intorno al 37′ Correa lamenta due falli: dapprima di Manolas a centrocampo, quindi di Rüdiger in area. El Tucu ne esce con un beffardo giallo per simulazione. E, dopo aver combattuto alla pari, dalla prima frazione i blucerchiati escono sotto. Merito di un contropiede rifinito da Maicon e concluso in fondo al sacco da Florenzi. Subiamo gol proprio sul gong: una sciagura.
In partita. Dall’intervallo Spalletti torna con uno Zukanovic in meno (l’ex doriano era stato ammonito) e un Digne in più. E con il pronto raddoppio di Perotti, bravo a concludere di prima intenzione un cucchiaio di El Shaarawy dal limite. Il raddoppio giallorosso non abbatte i nostri. Montella richiama Muriel per Quagliarella e Fernando trova il guizzo che vale il 2-1. Un destro del brasiliano al 12′ viene maldestramente deviato da Pjanic quel tanto che basta per impedire a Szczesny di intervenire. Siamo sempre in partita e adesso proviamo pure a farla, la partita. A ridosso del 20′ la Roma inserisce Džeko per Maicon, Florenzi scala all’indietro sulla linea dei difensori. Anche Montella cambia di lì a poco: Alvarez e Cassano danno il cinque a Barreto e a Correa.
Iella. In mezzo, su disimpegno sbagliato di Fernando, El Shaarawy – un attimo dopo richiamato per Falque – va a un passo dal tris. Ancor più vicino a segnare però ci va Cassano che, dopo un doppio triangolo tra Alvarez e Quagliarella, viene letteralmente murato da Szczesny. Mani nei capelli per Fantantonio. Ma la disperazione è ancora più grande quando all’ultimo giro di lancette Dodô raggiunge il fondo e centra per Cassani che prova la girata da centravanti vero trovando soltanto il legno. Iella pura; e i tre squilli dell’arbitro Celi mandano il Doria negli spogliatoi con tanta rabbia e una sola consapevolezza: la prossima gara, con l’Atalanta, non va sbagliata per niente al mondo.
Roma 2
Sampdoria 1
Reti: p.t. 45′ Florenzi; 4′ s.t. Perotti, 12′ Pjanic aut.
Roma (4-3-3): Szczesny; Maicon (21′ s.t. Džeko), Rüdiger, Manolas, Zukanovic (1′ s.t. Digne); Florenzi, Keita, Pjanic; Salah, Perotti, El Shaarawy (41′ s.t. I. Falque).
A disposizione: De Sanctis, Castán, Totti, Vainqueur, Emerson, Uçan, Sadiq, Nura.
Allenatore: Luciano Spalletti.
Sampdoria (3-4-2-1): Viviano; Ranocchia, Silvestre, Cassani; Ivan, Fernando, Barreto (26′ s.t. Alvarez), Dodô; Soriano, Correa (32′ s.t. Cassano); Muriel (16′ s.t. Quagliarella).
A disposizione: Puggioni, Brignoli, Rodriguez, Pereira, Palombo, Christodoulopoulos, Krsticic, Skriniar.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Arbitro: Celi di Bari.
Assistenti: De Luca di Pescara e Vuoto di Livorno.
Quarto ufficiale: De Pinto di Bari.
Arbitri addizionali: Russo di Nola e Manganiello di Pinerolo.
Note: ammoniti al 10′ p.t. Barreto per comportamento non regolamentare, al 34′ p.t. Zukanovic, al 10′ s.t. Ranocchia e al 16′ s.t. Keita per gioco scorretto, al 38′ p.t. Correa per simulazione; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 23.744 (rateo 574.894 euro), paganti 4.557 (incasso 234.793 euro); terreno di gioco in ottime condizioni.