Montella affronta la capolista: «A Marassi con la voglia di fare tre punti»
«Sarà una bella partita? Sì, ma mi auguro di no». Cioè, lei vorrebbe che fosse brutta? «Esatto – comincia Vincenzo Montella, ribadendo quanto detto alla stampa nei giorni antecedenti Sampdoria-Napoli -, perché se una gara ha dei canoni estetici brutti significa che la squadra più valida tecnicamente ha trovato delle difficoltà: pochi spazi e poche possibilità di colpire». Ecco cosa ha studiato, dunque, il tecnico blucerchiato: una trappola. Una tagliola per bloccare la corsa della capolista nell’imbuto di Marassi.
Innesti. In particolare, bisogna pensare a quel cannibale d’area di Higuaín. «Come si ferma un attaccante così? È difficile – annuisce l’Aeroplanino, che qualche problema da numero 9 lo creava -, ma bisogna tagliargli i rifornimenti. Detto questo, il Napoli è una squadra che ha tante soluzioni offensive». Beh, anche il Doria ne ha qualcuna in più di questi tempi: ora ci sono un Correa più maturo e un Ricky Alvarez finalmente targato Samp. «El Tucu è in crescita – conferma -, si sta applicando tanto anche in fase difensiva. Alvarez ora è a disposizione, al pari di Dodô. Considero i nuovi arrivati alla stregua dei compagni. Pronti per una partita intera? Questo non lo so con certezza».
Terreno. Senza girare troppo il dito nella piaga: ma la sconfitta di Carpi? «Abbiamo sbagliato tante cose – ammette il mister -, ma ho visto una squadra in crescita. Col campo gelato non era facile giocare alla nostra maniera». Il problema del manto lo tirò in ballo Sarri dopo uno 0-0 al “Ferraris”. «Il terreno di Marassi è da Serie A – dice con fermezza -. Sarri è simpatico, ma guarda a caso quella partita non l’aveva vinta. Spero ridica le stesse cose domenica pomeriggio».
Voglia. «Posso dire che la Sampdoria sarà molto presente – si avvia alla conclusione Montella -, perché i ragazzi hanno lavorato bene: sono arrabbiati e vogliosi di fare punti. L’intenzione di tutti è quella di migliorare la classifica». Magari dal mercato una spintarella arriverà in questo senso. «Non parlo di possibili innesti alla vigilia del campionato. Le lusinghe ai nostri? Prima o poi il mercato finisce».