Zukanovic riprende Matri: il Doria di Montella riparte da Roma
La sensazione è che per certi versi ci fossimo convinti anche noi che dovesse andare male, tra le defezioni dell’ultimo minuto e il gol subito alla prima vera grande occasione concessa. Sembrava che il finale fosse già scritto. E invece su uno scarabocchio di Konko la Sampdoria è ripartita, si è attaccata con le unghie allo ultimo brandello di partita e quando l’opportunità è arrivata, Zukanovic ha dato a tutti una bella boccata d’ossigeno. Anche perché se perdi anche quando non lo meriti l’aria si fa pesante. Così non è successo. Anzi, la maledizione di Roma è stata – se non spezzata -, rimbalzata al mittente. Almeno per questa volta, torniamo felici a casa, benché consapevoli di essere solo all’inizio. Un nuovo inizio.
Paura. Nel silenzio irreale dell'”Olimpico” il Doria si presenta in formazione inedita e rimaneggiata. Mesbah, Silvestre ed Eder non figurano nelle distinte per problemi fisici e Montella opta per un 4-5-1. De Silvestri e Regini coprono le fasce difensive; Moisander e Zukanovic compongono la coppia centrale. A supporto del trio di centrocampo – Soriano, Fernando, Barreto – agiscono lateralmente Christodoulopoulos e Carbonero. Cassano funge invece da unico punto di riferimento offensivo. La paura di perdere la fa da padrona per una mezzora scarsa: pericoli pochi da entrambe le parti, esterni invertiti e un giallo pesante per Zukanovic (salterà il Palermo). Al 29′ la chance che ci potrebbe far svoltare capita sul destro di Barreto, ma – al termine di una ripartenza sull’asse di destra Carbonero-De Silvestri, conclusa da Christodoulopoulos e ribattuta dai biancocelesti – il paraguayano fallisce da due passi.
Doccia gelata. L’intervallo porta in dote un cambio da parte di Pioli: Felipe Anderson (per Cataldi) dà un volto più offensivo ai padroni di casa. L’inerzia della contesa, però, non pare cambiare. Le due sostituzioni successive giungono entrambe al 21′: Ivan rileva Barreto mentre Matri dà il cinque a Klose. Dopo un giallo per comportamento non regolamentare, Montella richiama Cassano e inserisce Muriel, subito nel vivo con uno scatto e un destro che mettono ansia a Marchetti e compagni. Anziché il nostro è il neoentrato biancoceleste a risultare subito decisivo. Grazie ad un’incornata su assist di Radu, Matri timbra il vantaggio con il supporto del palo. Una doccia gelata in un buon momento. Marchetti esulta troppo e s’infortuna nell’occasione, tra i pali laziali va Berisha.Anche il Doria esaurisce i cambi con Bonazzoli (fuori va Christodoulopoulos).
Regno. A pochi istanti dal recupero Carbonero sparacchia a lato la palla dell’1-1, lo stesso Bonazzoli ci prova da fuori. Niente di fatto. Non sembra serata e invece Berisha e soci combinano la frittata: il portiere stende Muriel lanciato a rete, si becca un giallo e un gol su punizione. Merito di Zukanovic e di una deviazione fortuita di Anderson. E forse adesso si può dire davvero: il regno di Montella è cominciato. Al mister e ai ragazzi il compito di dimostrarlo sin da subito nel doppio esame settimanale tra Coppa Italia e campionato.
Lazio 1
Sampdoria 1
Reti: s.t. 33′ Matri, 48′ Zukanovic.
Lazio (4-3-1-2): Marchetti (37′ s.t. Berisha); Konko, Hoedt, Gentiletti, Radu; Cataldi (1′ s.t. F. Anderson), Biglia, Parolo; Candreva; Djordjevic, Klose (21′ s.t. Matri).
A disposizione: Guerrieri, Gabarron, Braafheid, Mauri, Morrison, Milinkovic, Onazi, Prce, Oikonomidis.
Allenatore: Stefano Pioli.
Sampdoria (4-5-1): Viviano; De Silvestri, Moisander, Zukanovic, Regini; Christodoulopoulos (39′ s.t. Bonazzoli), Soriano, Fernando, Barreto (21′ s.t. Ivan), Carbonero; Cassano (26′ s.t. Muriel).
A disposizione: Puggioni, Cassani, Coda, Rodriguez, Correa, Pereira, Palombo, Rocca.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Assistenti: La Rocca di Ercolano e Posado di Bari.
Quarto ufficiale: Carbone di Napoli.
Arbitri addizionali: Irrati di Pistoia e Candussio di Cervignano.
Note: ammoniti al 24′ p.t. Zukanovic, al 30′ p.t. Gentiletti, al 16′ s.t. Soriano, al 31′ s.t. Carbonero, al 47′ s.t. Berisha per gioco scorretto, al 23′ s.t. Cassano per comportamento non regolamentare; recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.