Zenga riflette sulla sconfitta: «Questa partita ci insegna molte cose»
«Questa è la squadra più forte che abbiamo incontrato fino ad oggi». Parla così Walter Zenga a fine partita, e pensare che sino ad ora Soriano e compagni avevano già battagliato con Napoli, Roma e Inter, in preciso ordine cronologico. «La Fiorentina ha dato una dimostrazione di forza – continua il mister blucerchiato dalla pancia di Marassi -, ha giocato bene. In più hanno avuto tutte le situazioni dalla loro: il rigore dopo dieci minuti, il fallo da rosso di Vecino e il secondo gol nato in quelle circostanze. Questo ci ha penalizzato stasera».
Rinuncia. «Noi volevamo prenderli alti e non farli giocare – spiega il tecnico -, ma alla fine non ci siamo riusciti. Dopo il 2-0, poi, non siamo stati bravi a rimetterci in gioco. Il calcio è strano, imprevedibile, dobbiamo cercare di stare sempre in partita e non perdere mai attenzione e fiducia. Questo ci serve e ci servirà per il futuro». Sull’impostazione tattica, Zenga difende le sue scelte: «Io penso che un allenatore che crede in quello che fa debba andare avanti con quello che lui crede. A volte però ci sono partite che non riescono. Io non voglio rinunciare ad avere Eder e Muriel alti, questa è la mia idea».