Zenga sincero: «Non è una partita come le altre. Con Cassano ci divertiremo»
«Mancherei di rispetto all’Inter, ai tifosi e a me stesso se dicessi che questa è una partita come le altre». Walter Zenga dei nerazzurri è un’autentica leggenda. Un richiamo al suo passato in conferenza è pertanto inevitabile. «Ho grande rispetto per l’Inter – va avanti il mister -, ma come ho detto quando sono arrivato la Sampdoria è un punto d’arrivo per me. Ho indossato questa maglia, so quale onore sia poterla vestire. Per cui domenica darò il massimo per vincere questa importante partita».
Calcio. Per quanto riguarda il campo, l’allenatore blucerchiato gioca a carte coperte: «Muriel e Pereira sono tra i convocati. Non vi dico di più, perché il mio amico Mancini gioca a nascondino». Amico, certo, ma anche compagno di mille battaglie e simbolo di una squadra che ha fatto la storia. «Col Mancio ho giocato la prima volta nell’84 – ricorda -, poi ne sono seguite tante. Lui qui a Genova è il calcio, c’è poco da dire». Parole simili poi vengono spese da Zenga per indicare chi ancora gli scarpini ai piedi ce l’ha: «Cassano vede spazi per la palla che altri manco si sognano. Lui è importantissimo per noi e si avvia verso il cento per cento della forma. Quanto può giocare? Chi vi dice non parta dall’inizio?».