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Ferrero a ‘Che Fuori Tempo Che fa’: «Il prossimo mister? Donadoni, Sarri o Paulo Sousa»

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Ferrero a ‘Che Fuori Tempo Che fa’: «Il prossimo mister? Donadoni, Sarri o Paulo Sousa»

Le notizie scoppiettanti il presidente Massimo Ferrero le tiene in tasca sino alla fine. Poi, dopo aver presentato alcuni aneddoti della sua biografia Una vita al massimo nello studio di Che Fuori Tempo Che Fa, rivela a tutti i tifosi sampdoriani – Fabio Fazio incluso – i suoi piani per la futura guida tecnica blucerchiata: «C’è un allenatore che mi ha colpito molto per lo spirito dimostrato e perché è un grande uomo: si chiama Donadoni. Lo voglio incontrare, visto tutto quello che ha fatto al Parma, anche se al momento in pole position per la panchina sono in tre: ci sono anche Sarri e Paulo Sousa. Da lunedì comunque si saprà tutto».

Infanzia. Sui Rai 3 ovviamente non c’è solo spazio per il calcio. Anzi: buona parte dell’intervento in trasmissione è dedicato al libro edito da Rizzoli e da oggi in libreria. «Ho avuto un’infanzia difficile, perché sono nato senza un soldo – racconta Ferrero -, ma se ero povero fuori ero invece ricco dentro. Avevo tanta fame e moltissima voglia di fare, per questo ho fatto un po’ di tutto di tutto. Che c’è di male?».

Patente. Ballonzola da un capitolo all’altro il patron blucerchiato, descrivendo i paragrafi: «Ho avuto una vita fantastica, la necessità mi ha fatto fare tante cose, persino l’autista di Morandi, nonostante non avessi la patente. Spiavo la gente ai Parioli, da ragazzo, eppure sono sempre stato con donne povere, ho preferito i sentimenti». La cotta per una ragazza gli è pure costata cara. «Sono finito nel carcere minorile – si lascia andare coi ricordi – per offesa a pubblico ufficiale solo perché la figlia del vigile mi piaceva e lui ci ha beccato insieme».

Sorridente. Poi, prima di stringere la mano al conduttore, citando il suo incontro con Fidel Castro, Ferrero descrive il suo modo di fare in poche parole: «Siete abituati ai presidenti con la papalina, e vi stupisce la mia corsa sotto la Gradinata; ma io sono genuino, entusiasta e felice. Ferrero è un presidente sorridente».

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