Beffati dalla Lazio: Gentiletti punisce una Samp sprecona
A tal proposito ne hanno scritto libri, musicato canzoni, confezionato servizi, girato documentari. È la legge del calcio e va accettata. Funziona così: se sbagli, puntualmente paghi. A maggior ragione se di fronte ti ritrovi una squadra in lotta per fregiarsi del titolo di vice-Juventus. Contro la Lazio la Sampdoria non ha affatto demeritato, anzi: ha creato a cavallo tra i due tempi i presupposti per portare in porto l’intera posta. Creati sì, ma non concretizzati. E il possibile match-ball per l’Europa League si è infranto sui cartelloni pubblicitari di un “Ferraris” vestito per la festa.
Spreco. Maschia, intensa e vibrante. Nel ricordo di Vujadin Boskov, la gara comincia com’era lecito attendersi. Blucerchiati e biancocelesti non risparmiano nemmeno una goccia di sudore, uno scatto, un’entrata. Passata la mezzora un sussulto per parte: Romagnoli e Viviano sbrogliano in tandem su una ripartenza griffata Anderson; sul capovolgimento e su assist di Muriel, Soriano incrocia e sfiora il palo ala destra di Berisha. Berisha che per poco, al 38′, non viene beffato da un rimpallo fortuito di Gentiletti. L’occasione più nitida del primo tempo capita al 43′: una discesa strepitosa di De Silvestri mette Obiang nelle condizioni migliori per battere a rete; con la porta praticamente sguarnita lo spagnolo calcia con il corpo all’indietro e spreca un vantaggio che sarebbe sacrosanto.
Ingiustizia. Come si era conclusa la prima frazione si apre la seconda: con il Doria in avanti ed un errore madornale quando già si pensava a come esultare. Stavolta è Eto’o a mangiarsi un gol praticamente fatto a suggello di un contropiede innescato dal destro di Soriano. Il Re Leone allarga la mira di una manciata di centimetri più del dovuto e Mihajlovic – incredulo – mastica ancora amaro. I blucerchiati producono e i biancocelesti colpiscono: su azione di corner, Klose trattiene Viviano per una manica, Gentiletti devia quasi casualmente, la sfera s’impenna e beffa Viviano nonostante il tentativo di salvataggio in rovesciata di Eto’o. Sotto senza meritarlo e in maniera irregolare: un’ingiustizia.
Rammarico. Dalla panchina si alzano allora Bergessio e Rizzo, a sedersi sono Eto’o e Acquah. Le mosse non sortiscono effetti immediati, anzi: è la Lazio a sfiorare il raddoppio con un bolide mancino di Candreva e con un sinistro del neoentrato Djordjevic deviato provvidenzialmente da Rizzo. A dieci giri di lancette dal termine Mihajlovic cambia ancora richiamando Palombo per Okaka. Bisogna osare. Ma Berisha non corre rischi e le sconfitte in casa diventano due, aumentando il rammarico per quello che avrebbe potuto essere e non è stato. Due partite e conosceremo il nostro destino: per stasera è ancora nelle nostre mani.
Sampdoria 0
Lazio 1
Reti: s.t. 9′ Gentiletti.
Sampdoria (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Acquah (17′ s.t. Rizzo), Palombo, Obiang; Soriano; Muriel, Eto’o (17′ s.t. Bergessio).
A disposizione: Romero, Duncan, Correa, Okaka, Muñoz, Coda, Djordjevic, Marchionni, Wszolek, Cacciatore.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Lazio (4-3-3): Berisha; Basta, Ciani, Gentiletti (31′ s.t. De Vrij), Radu; Parolo, Ledesma, S. Lulic; Candreva (39′ s.t. Mauri), Klose (24′ s.t. F. Djordjevic), F. Anderson.
A disposizione: Guerrieri, Strakosha, Braafheid, Keita, Onazi, Cataldi, Petea, Cavanda, Novaretti.
Allenatore: Stefano Pioli.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti: Manganelli di Valdarno e Vuoto di Livorno.
Quarto ufficiale: Galloni di Lodi.
Arbitri addizionali: Tagliavento di Terni e Giacomelli di Trieste.
Note: ammoniti al 16′ p.t. Palombo, al 40′ p.t. Silvestre per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 3′ s.t.; abbonati 18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 3.766 (incasso netto 65.0085 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.