Regge il muro del Cesena: la Samp offensiva sbatte contro i romagnoli
L’attacco atomico non sfonda. Bastava un gol in più degli avversari, a Sinisa Mihajlovic. Ma oggi non sono bastati alla sua Sampdoria 17 tiri, 14 calci d’angolo e una pressoché costante supremazia territoriale per avere la meglio sul Cesena terzultimo in classifica. Vuoi per imprecisione, vuoi per sfortuna, i blucerchiati – all’arembaggio fin dal principio con il quartetto delle meraviglie composto da Muriel, Eto’o, Eder e Okaka – devono accontentarsi di un punto che consente loro il momentaneo aggancio al Napoli a quota 50 punti ma che lascia in tutti noi un forte retrogusto di occasione sprecata.
Assedio. Palombo testa la reattività di Agliardi all’11’, Muriel calcia alle stelle al minuto 22. Eder sfiora al 24′ il palo più lontano. Applausi a scena aperta ma niente gol. Nemmeno subiti, per fortuna, perché Viviano si allunga e nega a Rodríguez l’insperato vantaggio. Sempre Eder non trova la porta sparando da posizioni defilate. Ottima pare invece la posizione di tiro per Mesbah, apparecchiato alla grande da Okaka: il piede – ahinoi – è quello sbagliato, destro, palla fuori e duplice fischio di Giacomelli. L’assedio – almeno per un tempo – non porta gli effetti sperati.
Maledizione. Il tiro al bersaglio ricomincia presto e con un tentativo di Eto’o uscito di un nonnulla alla destra di Agliardi. Al 7′ Eder lamenta un’ostruzione dell’ex Lucchini in area, l’arbitro lascia correre. Di Carlo toglie i centimetri di Rodríguez preferendogli l’intraprendenza di Defrel. Mihajlovic risponde a metà ripresa con Correa – al debutto assoluto a Marassi – per Muriel. Da un corner del Tucu, Romagnoli devia con la testa: sembra gol ma Lucchini compie un autentico miracolo in spaccata togliendola proprio sulla linea. Una maledizione.
Muro. L’incantesimo prosegue al 37′ , quando De Silvestri spara incrociando e non centrando l’angolino più lontano. Soriano (per Palombo) è la carta che il mister si gioca per il rush finale. Al termine di un’azione infinita tocca a Mesbah impegnare Agliardi. Non basta, purtroppo. Il muro romagnolo non cade e Defrel per poco non ci uccella all’ultimo secondo. Obiettivamente sarebbe stato troppo.
Sampdoria 0
Cesena 0
Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (41′ s.t. Soriano), Obiang; Muriel (23′ s.t. Correa), Eto’o, Eder; Okaka.
A disposizione: Romero, Duncan, Bergessio, Regini, Muñoz, Rizzo, Coda, Djordjevic, Acquah, Wszolek.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Cesena (4-3-1-2): Agliardi; Perico, Capelli, Krajnc, Lucchini; Giorgi (39′ s.t. Cazzola), Mudingayi (32′ s.t. Zé Eduardo), Cascione; Brienza; A. Rodríguez (15′ s.t. Defrel), Succi.
A disposizione: Leali, Bressan, Nica, Djuric, Mordini, Moncini.
Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Assistenti: Barbirati di e Fiorito di Salerno.
Quarto ufficiale: La Rocca di Ercolano.
Arbitri addizionali: Tommasi di Bassano del Grappa e Pezzuto di Lecce.
Note: ammoniti al 30′ p.t. Perico, al 14′ s.t. Silvestre, al 29′ s.t. Correa per gioco scorretto, al 26′ s.t. Okaka per comportamento non regolamentare, al 31′ s.t. Krajnc per proteste; recupero 0′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 18.077 (rateo gara 155.730 euro), paganti 3.121 (incasso netto 56.821 euro); terreno di gioco in buone condizioni.