Mihajlovic incolla i piedi a terra: «Restiamo umili, ma godiamoci questa vittoria»
Vincere a Marassi contro l’Inter è stato come mettere una patata nel tubo di scarico delle ambizioni europee dei nerazzurri. E se così non è, poco ci manca. Nonostante tutto Sinisa Mihajlovic continua a tenere alta la guardia, levando il suo scudo da 11 punti: «Abbiamo trovato sicuramente la migliore Inter della stagione. Non dico che sia immeritata la nostra vittoria, ma magari sarebbe stato più giusto un pareggio. Va bene così per noi, è stata una partita fondamentale per staccarli, così come gli altri che ci stanno sotto per la corsa all’Europa. C’è tanto entusiasmo attorno alla squadra, ma dobbiamo rimanere umili, così come lo siamo ora. Obiettivo dichiarato? Vedremo tra dieci giornate dove saremo».
Stop. Meritato a pieno o no, questo è un successo che pesa più di tre punti. «La vittoria è merito dei ragazzi – dice Sinisa inoltrando i complimenti -, del gruppo e dello spirito. Queste cose succedono quando hai gruppo così, per cui è giusto dare merito ai ragazzi». Ora le nazionali, dunque uno stop forzato, che l’allenatore serbo fatica a inquadrare: «La pausa non so se viene bene, ma se dovessimo vincere a Firenze, allora sì. Penso a recuperare gli infortunati. Poi un altro scontro per l’Europa? La prepareremo bene, andremo a Firenze pensando di fare il nostro gioco e vincere. Intanto ci godiamo il risultato di stasera e la classifica».
Autostima. C’è una striscia record all’attivo, quattro vittorie in fila e appena un gol subito. «C’è tanta gioia e tanta autostima – risponde Miha riferendosi all’ambiente, prima di addentrarsi nei temi tattici -. Con le difficoltà dell’Inter in difesa abbiamo messo tre punte veloci. Avremo potuto fare meglio, a tratti, ma è andata bene così. Muriel? È un giocatore importante, ma non mi piace parlare dei singoli; lo abbiamo voluto fortemente perché può ricoprire tutti i ruoli. Penso renda meglio prima punta, ma tutti i giocatori nel nostro attacco sono intercambiabili. Siamo più imprevedibili e possiamo mettere in difficoltà gli avversari».
Nazionale. A proposito di attaccanti, Mihajlovic non può sottrarsi alle domande sull’uomo del momento: «Eder? È un ragazzo intelligente e generoso, ci dà equilibrio in fase difensiva e sono contento per lui e la sua convocazione in nazionale. Giovedì ho parlato con Conte, si merita questa chiamata».