Colpo grosso in casa Chievo: Eder lancia la Samp di Sinisa
Un
regalo di Natale in anticipo, con la speranza che domenica prossima, sotto l'albero di Marassi,
ne possa arrivare un altro. Sul campo dell'imbattuto Chievo di Eugenio Corini, la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic vince il duello tra le squadre forse più in forma del campionato e convince ancora una volta sul piano del gioco e dell'atteggiamento. Grazie al centro di Eder Citadin Martins, capitan Gastaldello e compagni continuano così la propria serie positiva (cinque partite tra Serie A e Coppa Italia) e balzano a quota 17 punti in classifica, a tre gare dalla chiusura del girone d'andata.
Undici.
Le condizioni precarie di Obiang (nemmeno in panchina) e Pozzi
inducono il mister a cambiare l'undici iniziale: in mediana accanto a
Palombo agisce Renan, da prima punta opera invece Eder, con Krsticic
al centro del trio offensivo completato da Gabbiadini e Soriano.
L'altro assente annunciato, Costa, viene rimpiazzato da Regini sulla
corsia di sinistra. Proprio da quella parte, Sestu lancia presto
nello spazio Théréau ma Da Costa fa buona guardia e devia in corner
il tocco sotto del francese.
In
cielo. A ridosso del quarto d'ora si scatena Gabbiadini: Manolo trova
prima la respinta di un difensore, poi reclama un rigore per un tocco
maldestro di Frey proprio sulla linea dell'area. Il numero 11 ne fa
le spese venendo ammonito (era diffidato) per una scaramuccia con lo
stesso fratello d'arte, colui che al 16' viene letteralmente sovrastato da
Eder. Su assist dalla bandierina di Palombo, il brasiliano va in
cielo e firma di testa il suo sesto gol stagionale, fermando
l'imbattibilità di Puggioni a 489 minuti e – quel che più conta –
portando il Doria in vantaggio al "Bentegodi".
Varco.
Accorti, concentrati e organizzati, i blucerchiati in maglia bianca
non concedono occasioni di riscatto ai clivensi in completa divisa
blu. È Théréau al 36' ad aprirsi l'unico varco nella retroguardia
doriana: Da Costa blocca senza apprensioni. Il primo tempo si chiude
con altri cartellini: De Silvestri, Soriano e Cesar finiscono sul
taccuino di Rizzoli, che chiude le ostilità dopo 120 secondi di
recupero. Già al 6' della ripresa, Eder – toccato duro alla caviglia
già nella prima frazione – deve lasciare il posto a Bjarnason.
L'islandese si piazza sulla destra, Gabbiadini va a fare il
centravanti. Anche Corini cambia poco dopo: Lazarevic rileva lo
spento ex Estigarribia.
Occasioni.
Sul mancino di Gabbiadini la palla buona per il raddoppio capita
all'11'. Manolo s'incunea tra i centrali gialloblù, potrebbe sparare
ma non lo fa. Puggioni si trova fuori dai pali e costringe il doriano
da allargarsi troppo e a concludere alto malgrado la porta vuota. Al
21' il Chievo prova rinforzare il fronte offensivo con Pellissier;
Mihajlovic risponde con Sansone per Renan. Krsticic arretra il
proprio raggio d'azione. In una decina di minuti, i padroni di casa
producono tre occaisoni: Hetemaj testa la reattività di Da Costa al
26' con un destro da fuori in corsa, Lazarevic solletica l'estremo
doriano sugli sviluppi di un corner proprio come Pellissier, di
testa, al 36'.
Strada.
Corini si gioca il tutto per tutto richiamando Sardo e inserendo
Paloschi. Un infortunio di De Silvestri alla caviglia obbliga la Samp
al terzo e ultimo cambio al 41'. Entra Rodriguez e, per un nulla, il
neoentrato Paloschi manca il pareggio in girata volante. Pellissier
non trova la porta su cross di Lazarevic. Si rischia poco, non si
rischia più; anzi, nel recupero, in contropiede, si sfiora a più
riprese il bis. Ulteriore testimonianza del fatto che la strada sia
davvero quella giusta.
ChievoVerona
0
Sampdoria
1
Reti:
p.t. 16' Eder.
ChievoVerona
(4-3-3): Puggioni; Sardo (39' s.t. Paloschi), Dainelli, Cesar, N.
Frey; Radovanovic (21' s.t. Pellissier), L. Rigoni, Hetemaj; Sestu,
Théréau, Estigarribia (7' s.t. Lazarevic).
A
disposizione: Squizzi, Silvestri, Bernardini, Kupisz, Bentivoglio,
Pamic, Acosty, Papp, Ardemagni.
Allenatore:
Eugenio Corini.
Sampdoria
(4-2-3-1): Da Costa; De Silvestri (41' s.t. Rodriguez), Mustafi,
Gastaldello, Regini; Palombo, Renan (24' s.t. Sansone); Gabbiadini,
Krsticic, Soriano; Eder (6' s.t. Bjarnason).
A
disposizione: Fiorillo, Tozzo, Pozzi, Wszolek, Maresca, Eramo,
Poulsen, Fornasier, Gavazzi.
Allenatore:
Sinisa Mihajlovic.
Arbitro:
Rizzoli di Bologna.
Assistenti:
Stefani
di Milano e Faverani di Lodi.
Quarto
ufficiale: Tasso della Spezia.
Arbitri
addizionali: Banti di Livorno e Damato di Barletta.
Note:
ammoniti al 14' p.t. Gabbiadini e N. Frey, al 47' p.t. Cesar e
Soriano per comportamento non regolamentare, al 43' p.t. De
Silvestri, al 30' s.t. L. Rigoni, al 34' s.t. Palombo, al 41' s.t.
Krsticic, al 45' s.t. Lazarevic per gioco scorretto; recupero 2' p.t.
e 4' s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.
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