Il Doria infrange i tabù: Eder-Pozzi, Livorno espugnata
A Livorno non si vinceva addirittura da 46 anni e in trasferta non si tornava con i tre punti dallo scorso 6 gennaio. Se aggiungiamo che Pozzi non segnava dal 23 settembre di un anno fa, beh, il quadro dei tabù infranti pare pressoché completo. Espugnando per 2-1 l'"Armando Picchi", la Sampdoria dei gol in zona-Cesarini trova in casa degli amaranto il primo successo della stagione e si toglie di dosso un fardello pesantissimo. Un'autentica boccata d'ossigeno per Delio Rossi e i suoi ragazzi, seguiti in Toscana dal presidente Edoardo Garrone e usciti finalmente dalle secche delle ultime tre posizioni della classifica.
Moduli.
Privo di Berardi, Mustafi, Salamon, Eramo e Petagna, il mister deve
fare i conti con un'ulteriore assenza: quella di Gavazzi, colpito
alla coscia nel corso della rifinitura. Sulla corsia di sinistra
debutta così dal primo minuto l'ex reggino Barillà. Al centro della
difesa a tre Palombo vince il ballottaggio con Regini mentre
Bjarnason viene preferito a Sansone e gioca a sostegno del duo
d'attacco Eder-Gabbiadini. I padroni di casa si presentano con un
modulo speculare e con un destro a giro di Emeghara, prima
conclusione da registrare a ridosso del quarto d'ora.
Infallibile.
Un minuto più tardi, Krsticic lancia De Silvestri nello spazio,
Duncan lo azzoppa sul lato corto dell'area e Celi non ha dubbi:
rigore netto e giallo per il ghanese. L'infallibile Eder spiazza
Bardi dal dischetto e porta il Doria in vantaggio, siglando il terzo
gol in questo campionato. La reazione del Livorno non si fa
attendere: al 24' Greco su punizione trova la testa di Paulinho, che
svetta indisturbato ma alza troppo la mira. La mira di Gabbiadini è
giusta al 29', quando manda in rete spizzicando un calcio piazzato di
Eder. Peccato che Manolo si trovi in leggerissima posizione di
fuorigioco e Faverani faccia appieno il proprio dovere.
Emozioni.
Si resta sullo 0-1. Al 32' la difesa sbanda e Benassi impegna Da
Costa da buona posizione: il brasiliano blocca senza patemi.
Dall'altra parte un tacco di Gabbiadini libera il destro di
Bjarnason, troppo angolato per impensierire Bardi. Le emozioni non
mancano all'Ardenza. Greco spara dalla distanza un sinistro al
fulmicotone, Da Costa vola e devia sulla traversa; sul prosieguo
dell'azione Paulinho cade in area dopo un contatto con Krsticic ma
Celi lo ammonisce per simulazione. Al 36' Emeghara crea scompiglio e
conclude verso la porta, ma il portierone verdeoro c'è e salva ancora la propria
porta, graziata sulla respinta dall'impreciso Paulinho.
Ortiche.
Nei primi dieci minuti della ripresa, il Doria regge bene l'urto del
Livorno. Il primo cambio Rossi lo opera al 12': Gabbiadini fa posto a Sansone. E, un minuto più tardi, Eder fallisce l'impossibile su assist di
Krsticic. Il brasiliano scatta in posizione regolare, si affaccia a
tu per tu con l'estremo labronico ma sbaglia completamente il tocco
con il destro, gettando alle ortiche un'ottima possibilità per
raddoppiare. Poco dopo il quarto d'ora il numero 23 penetra in area
amaranto ma perde l'attimo per calciare a rete o per servire
Gastaldello, per l'occasione nelle inedite vesti di punta centrale.
Festa.
Prima del 20', anche Nicola ricorre alla panchina: Siligardi rileva
Benassi e dà una fisionomia più offensiva al proprio undici. Poi
Piccini subentra a Schiattarella mentre Pozzi, dentro per Eder, va a
far coppia con Sansone. Borja
Hernandez (per Emeghara, anch'egli ammonito per simulazione) e Regini
(per Barillà) sono gli ultimi a vedere il campo. Al 40' Celi grazia
Coda da un doppio giallo assicurato e al secondo di 6 minuti di
recupero Siligardi buca Da Costa sul proprio palo. Disdetta, tremenda disdetta. Questa Samp, però, non
muore mai e torna all'attacco. Luci stende Regini in area e i blucerchiati conquistano il secondo sacrosanto penalty del
pomeriggio. Dritto per dritto, Pozzi-gol si sblocca e si sfoga con la
Sud in formato trasferta. Possiamo festeggiare. Bene così, ma la
strada resta lunghissima.
Livorno
1
Sampdoria
2
Reti:
p.t. 19' Eder rig.; s.t. 47' Siligardi, 51' Pozzi rig.
Livorno
(3-4-1-2): Bardi; Coda, Emerson, Ceccherini; Schiattarella (25' s.t.
Piccini), Luci, Duncan, Benassi (19' s.t. Siligardi); Greco;
Paulinho, Emeghara (32' s.t. Borja Hernandez).
A
disposizione: Anania, Gemiti, Decarli, Lambrughi, Mosquera Mena,
Mbaye, Biagianti, Valentini, Rinaudo.
Allenatore:
Davide Nicola.
Sampdoria
(3-4-1-2): Da Costa; Gastaldello, Palombo, Costa; De Silvestri,
Obiang, Krsticic, Barillà (33' s.t. Regini); Bjarnason; Gabbiadini
(12' s.t. Sansone), Eder (26' s.t. Pozzi).
A
disposizione: Fiorillo, Tozzo, Renan, Rodriguez, Castellini, Wszolek,
Soriano, Gentsoglou, Fornasier.
Allenatore:
Delio Rossi.
Arbitro:
Celi di Bari.
Assistenti:
De Luca di Pescara e Faverani di Lodi.
Quarto
ufficiale: Giallatini di Roma 2.
Arbitri
addizionali: Peruzzo di Schio e Di Bello di Brindisi.
Note:
ammoniti al 18' p.t. Duncan, al 29' p.t. Coda, al 41' p.t. Obiang per
gioco scorretto, al 35' p.t. Paulinho e al 28' s.t. Emeghara per
simulazione, al 15' s.t. Emerson per proteste, al 47' s.t. Da Costa e al 52' s.t. Pozzi
per comportamento non regolamentare; abbonati 6.883, paganti 2.588; recupero 0' p.t. e 6' s.t.;
terreno di gioco in buone condizioni.