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Beffa magiara: la Samp gioca, crea e segna. Ma l’Haladás vince nel finale

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Beffa magiara: la Samp gioca, crea e segna. Ma l’Haladás vince nel finale

In
momenti come questi i risultati non conteranno, e siamo d'accordo con
Delio Rossi. Ma, di certo, sconfitte come queste riescono sempre e comunque a darti fastidio. Nonostante
il caldo di Szombathely, le gambe appesantite, la mente annebbiata e la
miglior condizione degli avversari (già alla seconda giornata della
massima serie ungherese), la Sampdoria gioca e crea per 90 minuti, segna nel primo tempo e amministra nel secondo, ma è l'Haladás di Tamás
Artner, grazie a un colpo di coda, ad alzare le braccia nel rovente finale del "Rohonci Út".

Rivoluzione.
Privo di Romero, Da Costa e Fiorillo, il mister si affida alle mani
di Tozzo e ai chiavistelli Gastaldello-Salamon-Costa per collaudare
la difesa. In mezzo, De Silvestri a parte, Rossi attua una
rivoluzione semitotale: Renan sul centrodestra, Gentsoglou in regia,
Wszolek sul centrosinistra e l'autoctono Laczkó
sulla corsia mancina. Gli altri acciaccati Mustafi, Gavazzi e Soriano restano a guardare;
Gabbiadini e Sansone compongono la coppia d'attacco.

Vantaggio
.
Dopo una punizione di Rado parata comodamente da Tozzo (12') e un
sinistro alto di Renan su suggerimento di De Silvestri (14'), sono
proprio i centravanti a creare i presupposti per il vantaggio
blucerchiato, sciupato di testa, al 24', da Sansone, su assist dalla
destra del compagno di reparto. Dalla fascia opposta, al minuto 35,
il Doria – seguito e supportato da una cinquantina di irriducibili sostenitori – passa: Renan centra per Wszolek, che controlla e, a tu per
tu con il portiere Rosza, lo batte in diagonale.

Cambi.
Il gol del polacco chiude la prima frazione. La seconda prende il via
con gli stessi undici effettivi, ma Rossi comincia a cambiare alla
spicciolata. Eder, Castellini, Obiang, Krsticic e Regini prendono i
posti di Sansone, Costa, Wszolek, Gentsoglou e Laczkó
già nel primo quarto d'ora. Dopo due buone occasioni per raddoppiare
capitate a De Silvestri e Gabbiadini, Tozzo ci mette una pezza prima
in uscita bassa sul tentativo di Nemeth al 27' e poi di pugno sulla
conclusione dalla distanza di Ugrai al 35'. Sono gli ultimi scampoli
della gara, in cui trovano posto Fornasier, Palombo, Rodríguez,
Eramo e Pozzi, vicinissimo allo 0-2 al 37' dopo un pregevole assist
di Eder.

Sorpasso.
Dal possibile sigillo al ribaltone il passo, purtroppo, diventa
brevissimo. Nel giro di 60 secondi, tra il 40' e il 41', i
biancoverdi approfittano di un infortunio di Regini trovando il pareggio con Andorka, sottoporta, al termine
di una triangolazione ravvicinata, e pure il sorpasso. Ugrai, di
testa, batte Tozzo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Ma non è
finita. Proprio allo scadere, la Samp si conquista un rigore
(fallo di mano di Zsirai). Sul dischetto va Pozzi, che spreca a lato per un epilogo amaro e immeritato. Peccato ma pazienza: quel che
conta ora, come dice mister Rossi, non è certo il risultato.

Sampdoria
1
Haladás     
2

Reti:
p.t. 35' Wszolek; s.t. 40' Andorka, 41' Ugrai.
Sampdoria
(3-5-2)
: Tozzo; Gastaldello (31' s.t. Fornasier), Salamon (31' s.t.
Palombo), Costa (7' s.t. Castellini); De Silvestri (31' s.t.
Rodríguez), Renan (31' s.t. Eramo), Gentsoglou (12' s.t. Krsticic),
Wszolek (9' s.t. Obiang), Laczkó
(14' s.t. Regini, 42' s.t. Berardi);
Sansone (5' s.t. Eder), Gabbiadini (34' s.t. Pozzi).
A
disposizione
: Falcone, Martinelli.
Allenatore:
Delio Rossi.
Haladás
p.t. (4-2-3-1)
: Rózsa; Schimmer, Guzmics, Fehér, Tóth; Iszlai, Szakály; Nagy, Basztajics, Halmosi; Radó (33' p.t. Ugrai).
Haladás s.t. (4-1-3-2): Mursits; Rajos, Zsirai, Jagodics, Bosnjak; Kalász; Németh, Kulcsár, Medgyes; Ugrai, Andorka.
Allenatore:
Tamás
Artner.
Arbitro:
Szilasi di
Nagyvárad.
Note:
ammoniti Costa e Guzmics per gioco scorretto; spettatori 4.000 circa;
terreno di gioco in buone condizioni.

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