Aste del match: su Etwoo la maglia di “Maurito” Icardi
Rosario non è un città qualunque. Se di mestiere fai il calciatore, se hai talento, sai già che dovrai confrontarti per tutta la vita con una pesantissima eredità. L'eredità. Quella di Lionel Messi. Forse è per questo che il giovane Maurito, sceglie il Barcelona. Per emulare e apprendere i trucchi del mestiere dal nuovo dio del pallone. Mauro ha 5 anni quando, per via della crisi economica che attanaglia il suo paese, si trasferisce in Spagna con tutta la famiglia. Con i blaugrana B segna 38 gol ma, per via della folta concorrenza, non riesce a ritagliarsi uno spazio in prima squadra. Ne approfitta che la Sampdoria che intuisce subito che dietro quel ragazzo timido e silenzioso ci sono i colpi del campione. Da crescere e svezzare.
Stella. Il campionato Primavera è fin troppo semplice per uno come lui, che
ci mette 19 gol per diventare capocannoniere del torneo. Iachini lo
porta con sé in panchina nell'annata 2012 e il 12 maggio, a
Castellammare di Stabia, Maurito rileva Fornaroli a quindici
minuti dal termine. Il tempo giusto per sbloccare una partita difficile
contro un avversario ostico e regalare alla Samp la matematica certezza
di accedere ai playoff. Grazie ai quali i blucerchiati torneranno in A.
Il grande calcio lo scopre a fine settembre, allo stadio "Olimpico" di
Roma, ma è il 18 novembre, in occasione del derby che la sua stella
accende la Lanterna e illumina di luce riflessa tutto il calcio europeo.
Tripudio. Una
partita incredibile nella quale mostra tutta la sua classe, il suo
altruismo, la sua forza. Non è facile per uno che gioca la sua prima
partita in A dall'inizio. E infatti il pallone sembra non voler entrare.
La Samp va in vantaggio per 2-0 ma il Genoa non molla. Maurito si fa
ipnotizzare in più di un'occasione da Frey; il Genoa accorcia con
Immobile e si fa pericoloso. Ma, al minuto 87, Tissone legge in profondità lo
scatto di Icardi. L'ennesimo. Intuisce che quello centrale è il
corridoio giusto. L'argentino si inserisce tra i due difensori e con un
tocco perfido, in scivolata, anticipa Frey che questa volta può solo
toccare e guardare il pallone finire in rete. Per la Gradinata Sud è il
tripudio. Per Maurito l'estasi. Prima da titolare e primo gol,
nella partita più importante. Quella che cambia il destino di un
calciatore.
Tesoro. Non ci vuole molto a capire che è nata una stella. Ciccio
Pedone, ex blucerchiato, e vero e proprio mentore di Maurito, sorride.
Lui che con qualche parola giusta è riuscito a fargli capire la
filosofia del duro lavoro. Passano meno di due mesi e Icardi mette a
segno anche la sua prima doppietta, a Torino, contro la Juventus. Due
gol da talento purissimo, un campione di cui sentiremo parlare a lungo.
La partita contro il Milan è stata forse la sfida tra i due giovani più
promettenti del campionato italiano: l'ex rossoblù El Shaarawy e Mauro
Icardi. Si vede che l'aria del mare fa bene. Chi trova Maurito, trova un
tesoro c'è scritto su un adesivo a Bogliasco e in centro, a Genova. Oggi
qualcuno può trovare la sua maglia. Quella che un giorno sarà la maglia
di un grandissimo campione.
Etwoo. Da qualche minuto e fino alle 22.30 di mercoledì 23 gennaio, la t-shirt blucerchiata di Maurito Icardi – indossata in
Sampdoria-Milan e autografata dallo stesso numero 98 – la trovi cliccando su Etwoo, il portale italiano delle aste di beneficenza. Per fare la tua offerta per la quinta Asta del Match clicca qui.