Delio Rossi, la Samp e quell’applauso nel destino
Il destino,
quando ci si mette, sa essere beffardo per davvero. Noi in lacrime
per la coppa svanita all'ultimo rigore, lui raggiante per il primo
trofeo della sua carriera. Venne da noi, a salutarci, sotto la Sud
dello stadio "Olimpico". L'applauso fu reciproco, spontaneo. Un
atto di sportività e di stima che, al termine di quel
Lazio-Sampdoria del 13 maggio 2009, i sampdoriani riconobbero a Delio
Rossi uomo prima che a Delio Rossi tecnico. Adesso, guarda un po' il
destino, alle porte, c'è un Sampdoria-Lazio. In mezzo quanti gol,
pali, incroci, traverse e occasioni mancate. In mezzo il testa a
testa per la Champions con il suo Palermo, la partita che ci condannò
all'inferno della B e numerose ipotesi su un futuro comune. D'ora in
avanti, le due strade sino a ieri parallele battono sul serio lo
stesso percorso, quello che dovrà garantire al club blucerchiato la
permanenza nella massima categoria.
Curriculum.
Questo il mandato che la società di Corte Lambruschini ha affidato
nelle mani dell'allenatore riminese all'indomani della sconfitta di
Catania. Cinquantatré anni da compiere il prossimo 26 gennaio, dalla
sua Rossi porta l'entusiasmo di rimettersi in gioco e l'esperienza di
un ventennio da apprezzato mister professionista. Le 687 panchine
in competizioni ufficiali (256 vittorie, 206 pareggi, 225 sconfitte) la dicono lunga sul suo curriculum, arricchito – ahinoi – da quella
Coppa Italia che ci fece capire la pasta di un mister partito dalla
provincia e arrivato al grande calcio senza sponsor o proclami.
Esordi. Una
volta smessi gli scarpini di una breve vita da mediano conclusa a 29
anni, Rossi non resta con le mani in mano. Corsa, lavoro,
applicazione sono parole che lo accompagnano fin dalla prima
esperienza con gli operai di Torremaggiore, provincia di Foggia, la
città dove aveva messo su famiglia e dove comincerà a fare sul
serio. Dopo un biennio nel vivaio dei diavoli rossoneri, nel '93/94
conquista la Serie B al primo colpo alla guida della Salernitana. La
stagione seguente coltiva a lungo il sogno del grande salto, prima di
tornare a Foggia per dirigere la prima squadra.
Emergente.
Una sola annata cadetta in Puglia prelude il trasferimento al
Pescara, dove conduce i biancazzurri al sesto posto. Nel '97 un altro
ritorno, quello a Salerno, si rivela trionfale: a distanza di
cinquanta primavere l'emergente Rossi conduce i granata in Serie A.
Complici due esoneri nel travagliato campionato seguente, non gli
riesce l'impresa di salvare la Salernitana dalla retrocessione. I
tentativi di rilancio con Genoa ('99/00) e Pescara (2000/01) non
vanno a buon fine, ma è a Lecce, dopo un'altra caduta da subentrato,
che il mister si riguadagna il palcoscenico più importante.
Ricordo.
Promosso in A nel 2002/03, Rossi e una banda di giovani salentini
raggiunge una storica decima piazza e una salvezza in carrozza.
Un'impresa non replicata nel 2004/05, quando accetta di allenare la
disperata Atalanta. Il lodevole operato del tecnico romagnolo non
passa comunque inosservato e la Lazio di Lotito gli affida il
vascello biancoceleste per quattro stagioni. Oltre a una coccarda
tricolore, a Roma lascia un ottimo ricordo e in molti storcono il
naso al suo addio datato giugno 2009.
Opportunità.
L'autunno che segue Zamparini lo vuole in Sicilia per sostituire
Zenga. Inizia così un rapporto di alti e bassi – con esonero e
annesso ritorno in sella -, ma molto proficuo per i rosanero, quinti
il primo anno, ottavi il secondo e in finale di Coppa Italia. Da
allenatore più vincente della storia del club, saluta la Sicilia
nell'estate 2011. Resta a spasso, ma per poco. Il 7 novembre lo
chiama la Fiorentina: l'obiettivo è ancora una volta la salvezza,
condotta in porto nonostante un epilogo di stagione convulso,
chiarito a testa alta, con schiettezza e sincerità. Ora il Doria,
un'altra storia, un'altra opportunità.
Delio
Rossi: la scheda
Luogo e
data di nascita:
Rimini, il 26 gennaio 1960.
Carriera
da calciatore:
Forlimpopoli (1978/80), Cattolica (1980/81), Foggia (1981/87), Vis
Pesaro (1987/88), Fidelis Andria (1988/89).
Carriera
da allenatore:
Torremaggiore (1990/91), Foggia (settore giovanile, 1991/93),
Salernitana (1993/95), Foggia (1995/96), Pescara (1996/97),
Salernitana (1997/99), Genoa (1999/00), Pescara (2000/01), Lecce
(2002/04), Atalanta (2004/05), Lazio (2005/09), Palermo (2009/11),
Fiorentina (2011/12).
Palmarès
da allenatore:
una Coppa Italia (2008/09).
Nella foto Pegaso, Delio Rossi, nuovo allenatore blucerchiato.