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Costa e il fair play: «L’esempio più importante che possiamo dare»

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Costa e il fair play: «L’esempio più importante che possiamo dare»

Una
mezzora buona di ritardo si può perdonare, soprattutto se la
giustificazione (plausibilissima) è firmata Ciro Ferrara. Di corsa
dopo un allenamento bello intenso, Andrea Costa è arrivato al Liceo "King" di Genova Sturla intorno alle 12.30. Ad aspettarlo 150
alunni di quinta elementare e prima media delle scuole "De
Toni", "Giustiniani", "Govi" e "Vernazza",
protagonisti del primo incontro organizzato dall'U.C. Sampdoria per
avvicinare i giovani agli aspetti sociali del mondo del calcio, al
fair play, al tifo corretto e al rispetto dell'avversario.


Esempio
.
Dopo la raffica di domande seguita da foto e autografi a volontà, il
terzino emiliano ha raccontato ai media le sue sensazioni: «È stato
bello partecipare ed è giusto che i giovani si avvicinino
allo sport con determinati princìpi». «Oggi ho provato a spiegare
cos'è il fair play – prosegue Costa -. A parole non è troppo
complicato, meno è metterlo in pratica sul campo, soprattutto tra i
professionisti, quando il risultato conta parecchio. Noi ci proviamo
ogni domenica: è l'esempio più importante che possiamo dare».

Valori.
A fare gli onori di casa Marco Caroli, direttore Marketing di U.C.
Sampdoria, che ha illustrato ai ragazzi tutte le iniziative
blucerchiate orientate verso i valori sani dello sport. Accanto a lui
Alessandro Masini, presidente della Sezione AIA di Genova, bravo a
sottolineare l'importanza della figura dell'arbitro nell'economia di
una partita.

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