Affondato il Bologna: dal diluvio spunta ancora Poli
Pioggia,
vento e sangue nelle vene. E tre punti. Non memorabili sul piano estetico ma poco
importa. Quel che conta è che, al triplice fischio sotto i riflettori di Marassi, siano tre, belli tondi e
meritati. Dopo il tripudio nel derby, la Sampdoria conferma contro il
Bologna i progressi mentali e caratteriali e conquista con le unghie la seconda
vittoria consecutiva, lasciando al palo una diretta concorrente e rifiatando alla grande in classifica.
Rosso.
Per la prima volta in questa stagione, Ferrara propone lo stesso
undici per due partite consecutive. Berardi ed Eder, seppur
recuperati, siedono in panchina. Un minuto e le carte vincenti del
derby confezionano il primo pericolo: Krsticic ruba palla a Morleo,
punta l'area e manda nello spazio Poli, ingabbiato però nella morsa
dei rossoblù in maglia grigia. Ne passano quattro, di minuti, che il
Bologna si ritrova con un uomo in meno. Da un corner di Diamanti,
Costa svetta e lancia Icardi nella prateria. Morleo falcia il gringo
argentino lanciato a rete e si guadagna una doccia anticipatissima.
Supremazia.
Il Doria prende in un sol colpo coraggio e una totale supremazia e
affonda soprattutto sulla corsia di destra. Due cross rasoterra di
Mustafi non trovano piedi amici in area bolognese; Poli, con un
destro dal limite, trova la risposta attenta di Agliardi. Gli ospiti
si difendono e basta, Obiang spara per due volte in Sud prima di
trovare la porta, alla terza, da posizione defilata: calcio d'angolo
e nulla più. Come allo scadere, quando Agliardi vola a deviare un
tiro-cross di Costa destinato in fondo al sacco.
Goleador.
Dal tunnel non fa ritorno Munari. La scarsa incisività offensiva
spinge Ferrara a giocarsi subito la carta Eder, che sotto il diluvio
va ad affiancare Icardi. Al 5' punizione di Krsticic, Gastaldello la
sfiora di testa, Agliardi si allunga e si ripete alla bisogna sul
tocco ravvicinato di Eder. Pioli rimpolpa la mediana con Kone (per
Gabbiadini), ma deve arrendersi al 16'. Il minuto – seppur della
ripresa – è lo stesso del derby, la porta e il goleador pure. Andrea
Poli ci ha preso gusto e sette giorni dopo si ripete. L'uno due con
Eder è da manuale al pari dell'inserimento del ragazzo di Vittorio
Veneto che spezza l'equilibrio.
Risultato.
Al 24' lo stesso Eder legittima il vantaggio spaventando Agliardi con
il sinistro. Poi lascia il posto a Tissone perché dolorante. La Samp
non la chiude e al 34' rischia grosso sull'incursione centrale di
Kone stoppata soltanto dai guantoni di Romero. Pasquato e Pazienza
per Guarente e Perez, Soriano per uno stremato Poli sono le ultime
mosse per cambiare e conservare il risultato. Risultato che, malgrado
le occasioni finali per Maresca, Pasquato e Tissone, non cambia più.
Sampdoria 1
Bologna 0
Reti:
s.t. 16' Poli.
Sampdoria
(4-1-4-1): Romero; Mustafi, Gastaldello, Rossini, Costa; Maresca;
Krsticic, Munari (1' s.t. Eder, 27' s.t. Tissone), Obiang, Poli (36'
s.t. Soriano); Icardi.
A
disposizione: Da Costa, Berni, Estigarribia, Renan, Castellini, Berardi, Poulsen, De Silvestri, Juan Antonio.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Bologna
(3-4-1-2): Agliardi; Antonsson, Sørensen,
Cherubin; Motta, Perez (34' s.t. Pazienza), Guarente (31' s.t.
Pasquato), Morleo; Diamanti; Gilardino, Gabbiadini (12' s.t. Kone).
A
disposizione: Lombardi, Stojanovic, Krhin, Pulzetti, Abero, Veratti, Radakovic.
Allenatore:
Stefano Pioli.
Arbitro:
Celi di Campobasso.
Assistenti:
Barbirati di Ferrara e Tonolini di Milano.
Quarto
ufficiale: Giachero di Pinerolo.
Giudici
di porta: Irrati di Pistoia e Giancola di Vasto.
Note:
espulso al 5' p.t. Morleo per fallo da ultimo uomo; ammoniti all'11'
p.t. Costa, al 16' p.t. Obiang, al 21' s.t. Gastaldello, al 35' s.t.
Maresca per gioco scorretto, al 15' s.t. Agliardi per comportamento
non regolamentare, al 30' s.t. Kone per simulazione; recupero 1' p.t.
e 3' s.t.; abbonati 20.059, paganti 1.572; terreno di gioco in
pessime condizioni.