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Munari illude, Eder chiude: Costa espulso, l’Inter vince 3-2

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Munari illude, Eder chiude: Costa espulso, l’Inter vince 3-2

Certo
sarebbe bello giocarsela ad armi pari. Undici contro undici, come
dice il regolamento del calcio. Purtroppo, per un motivo o per
l'altro, per colpe nostre e non solo, capita spesso, troppo spesso
che ciò non avvenga. E così, dopo 50 minuti in cui aveva reso assai
difficile la vita all'Inter dei tre mediani e dei tre tenori, la
Sampdoria si è dovuta arrendere all'ennesimo rigore e all'ennesima
espulsione contro. Malgrado un buon calcio, la volontà e l'orgoglio di non
arrendersi, la notte di Halloween è divenuta tale, stregata, da
dolce a spaventosa, senza meritarlo affatto. Con il 3-2 sotto l'incessante diluvio di San
Siro, le sconfitte consecutive salgono a cinque, la striscia
negativa si allunga inesorabilmente. Fa male, brucia, ma non c'è davvero il tempo
per buttarsi ancora più giù. Occorre reagire, presto, subito, ripartendo dalla prestazione.

Ordine.
La prima sorpresa della serata spunta dalle distinte: il mister fa
accomodare Maxi López accanto a sé, sulla destra del tridente
offensivo agisce Soriano con Estigarribia largo dalla parte opposta.
In mezzo torna Munari dal primo minuto mentre Costa si riprende la
fascia sinistra di una difesa a quattro guidata nuovamente da Romero.
Proprio da quella parte, all'11', Palacio dialoga con Milito e si
crea lo spazio per la conclusione, sbilenca per nostra fortuna.
Composto e ordinato, il Doria tiene bene il campo e due minuti più
tardi spaventa Handanovic con un potente tiro-cross dalla destra.

Vantaggio.
Al quarto d'ora Milito trova lo specchio e Romero attento. Poi Samuel
impatta con la fronte una punizione mancina di Pereira, alzando però
troppo la mira. La mira di Munari a due passi dalla linea bianca è
invece chirurgicamente perfetta. Proprio come a Roma con
Stekelenburg, Gianni si rivela il più lesto di tutti ad approfittare
di un pasticciaccio brutto tra i due centrali nerazzurri Samuel e
Ranocchia e a tramutare in oro un calcio piazzato di Tissone. Tocco
di punta nel cuore dell'area, Handanovic infilzato e Doria in
vantaggio, per la prima volta quest'anno nella prima mezzora di
gioco.

Chiave.
La reazione interista si materializza soltanto al 35', quando Pereira
va sul fondo e viene stoppato dalla manona del Chiquito. Guarín
sulla ribattuta scarica il destro lontanissimo dal bersaglio grosso.
Nel finale c'è spazio ancora per un'occasione per i padroni di casa:
Guarín
filtra per Palacio, che non tira e cerca Milito, troppo arretrato per
deviare a rete. Dal tunnel degli spogliatoi l'Inter rientra con
Cambiasso per Mudingayi, unico ammonito della prima frazione. La
seconda si apre con l'episodio chiave: scattato sul filo del
fuorigioco, Milito penetra in area doriana, aspetta Costa e frana a
terra.

Sotto.
Doveri dà rigore ed espelle il terzino reggiano, complicando – e di
molto – i piani del Doria, costretto a difendersi in dieci – non
proprio una novità – dopo il palo-gol dell'argentino dal dischetto.
Ferrara, allora, si cautela con l'arretramento di Estigarribia, con
l'ingresso di De Silvestri per l'infortunato Berardi e con Renan,
nella mischia per l'applaudito ex Poli. Al 16' lo stesso Milito non
riesce nella seconda carambola della serata: il legno trema ma
stavolta la sfera esce. Entra, invece, il preciso destro di Palacio
al minuto 24. Renan sbaglia l'appoggio sulla trequarti avversaria e
innesca il contropiede di Cassano, altruista e perfetto
nell'assistenza al compagno di reparto, vicino al tris pochi giri
d'orologio più tardi.

Riscatto.
L'ingresso di Maxi (proprio per Renan) è un palliativo. Il terzo gol nerazzurro lo
segna Guarín al 37' (al termine di un'azione originata da un fuorigioco), poco prima del giallo al diffidato Munari (che
gli costa l'Atalanta) e dell'allontanamento di
mister Ferrara e del portiere Berni per proteste. Poi Eder nel recupero rende meno ampio il divario, ma la sostanza non cambia: l'Inter vince 3-2. Scende il buio sul "Meazza", non su una
Sampdoria non certo da buttare, chiamata inevitabilmente al riscatto tra quattro giorni a
Marassi.

Inter           3
Sampdoria 2
Reti:

p.t. 20' Munari; s.t. 7' Milito rig., 24' Palacio, 37' Guarín, 49' Eder.
Inter
(4-3-3):
Handanovic; Zanetti, Ranocchia (39' s.t. Silvestre), Samuel,
Pereira (18' s.t. Nagatomo);
Guarín,
Mudingayi (1' s.t. Cambiasso), Gargano; Palacio, Milito, Cassano.
A
disposizione:
Castellazzi, Belec, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja.
Allenatore:
Andrea Stramaccioni.
Sampdoria
(4-3-3):
Romero; Berardi (8' s.t. De Silvestri), Gastaldello,
Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (14' s.t. Renan, 33' s.t. Maxi
López); Soriano, Eder, Estigarribia.
A
disposizione:
Berni, Falcone, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan
Antonio, Savic, Icardi.
Allenatore:
Ciro Ferrara.
Arbitri:
Doveri di Roma 1.
Assistenti:
Bianchi di Lucca e Meli di Parma.
Quarto
ufficiale:
Nicoletti di Macerata.
Giudici
di porta:
Mazzoleni di Bergamo e Baracani di Firenze.
Note:
espulsi al 6' s.t. Costa per gioco scorretto e al 37' s.t. Berni per proteste; ammoniti al 32' p.t.
Mudingayi, al 34' s.t. Munari per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e
4' s.t.; abbonati 35.226, paganti 6.212; terreno di gioco in discrete
condizioni.

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