Ferrara amaro: «Dura accettare questa sconfitta»

Sampdoria battuta, ma non nel gioco.
Tiene molto a sottolineare questo aspetto, Ciro Ferrara, che, al
termine della sfida contro il Napoli, non nasconde il proprio
rammarico. «È dura accettare
questa sconfitta – spiega – perché usciamo a testa alta da questo
confronto e siamo soddisfatti del gioco espresso. Abbiamo fatto un
primo tempo di altissima qualità senza dimenticarci che oggi avevamo
anche diverse assenze. Dieci undicesimi dei ragazzi scesi in campo
oggi lo scorso anno giocavano in Serie B, senza scordare il fatto che
molti di loro sono giovani, e con ampi margini di miglioramento».

Esame.
«L'esame è superato – prosegue il mister -. Abbiamo offerto 45
minuti perfetti, poi necessariamente siamo stati costretti ad
abbassare i ritmi. A fine primo tempo non ho dovuto dire quasi nulla
ai ragazzi, tanto era stata interpretata bene la gara. Abbiamo tolto
il fiato alla loro manovra, senza rinunciare alla costruzione e alle
rapide ripartenze».

Dieci. «È
la seconda volta in una settimana che terminiamo la partita con un
uomo in meno – ricorda Ferrara -, e anche la seconda volta che
avremmo potuto giocare con l'altra squadra ridotta in dieci. Non è
stato così. Il rigore? Impossibile vederlo dalla panchina».

Cambi.
«Ho cercato di cambiare qualcosa – chiarisce il tecnico sui cambi -,
passando ad una difesa a tre con Estigarribia e Lollo
larghi
sugli esterni, ma non è facile applicare correttivi del genere in
corso d'opera. Poi ho gettato nella mischia anche Simon.
Malgrado
la sconfitta entrambi hanno avuto un buon impatto sul match. E questo
non può che essere un fatto positivo».

Personalità.
«Domani ci prenderemo un giorno di riposo per smaltire l'incazzatura
– rivela l'allenatore doriano -. Martedì torneremo a lavorare sul
campo per preparare la sfida contro il Chievo, una gara
delicatissima, vista la loro classifica. Saremo privi di Gastaldello,
ma forti della grande personalità dimostrata questo pomeriggio. Sarà
un momento di grande importanza, perché vedremo la reazione dopo una
sconfitta, per di più immeritata. Ma ho grande fiducia nella voglia
di riscatto dei miei ragazzi».