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Primavera: Doria sciupone sconfitto nel derby

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Primavera: Doria sciupone sconfitto nel derby

Chi sbaglia paga. Mai detto sembra più appropriato per descrivere il k.o. blucerchiato nel derby Primavera. Il Doria crea, va in svantaggio, poi sciupa dal dischetto l'opportunità e getta al vento numerose occasioni nella ripresa. Così, sul prato sintetico del "Riboli" di Lavagna, la meglio la ha il Genoa, capace di capitalizzare al meglio il gol di Held al 28'.

Equilibrio. L'avvio è equilibrato. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con i blucerchiati di Tufano più in palla rispetto ai rossoblù. In mezzo al campo il tandem composto da Bianchi e Lombardo ha buon gioco contro i più fisici Pierre ed Alhassan, ma a sbloccare il risultato per primo è proprio il Genoa, abile a sfruttare una leggerezza difensiva: come accaduto nell'esordio con l'Empoli, la retroguardia doriana pasticcia e consente ad Held di bucare Falcone, spedendo il pallone nell'angolino con un rasoterra debole ma preciso.

Errore. La reazione del Doria però non si fa attendere. Al 38' Bianchi pesca Siani sulla destra, l'esterno controlla il pallone col petto, brucia Blaze sulla corsa e, quando prova a saltare anche Zima in uscita disperata, viene atterrato dallo stesso portiere rossoblù. L'arbitro è lì a due passi e dopo un consulto con l'assistente espelle l'estremo genoano e concede il calcio di rigore alla Samp. Chiappino corre ai ripari mandando in campo Albertoni al posto di Velocci, mentre sul dischetto si presenta Cafferata. Il 12 rossoblù si dimostra più freddo dell'esterno mancino doriano e d'istinto respinge, mantendo inviolata la propria porta.

Forcing. Nella ripresa la Samp parte forte e costringe i rivali sulla difensiva. Col passare dei minuti, mister Tufano prova a cambiare atteggiamento tattico, avanzando Cafferata sulla linea dei centrocampisti e passando a tre in difesa con Piana e Raso ai lati di capitan Monticone. A parte qualche sporadica azione di contropiede, i blucerchiati non corrono più rischi dietro e si concentrano soprattutto sulla costruzione del gioco e di azioni che possano portare al pari.

Occasioni.
Ci va vicinissimo Siani con un diagonale intorno al quarto d'ora, poi il neoentrato Oneto prima si vede negare la gioia del gol dall'ottimo Albertoni, quindi calcia incredibilmente alto da posizione ravvicinata. Inutili anche gli assalti finali di Austoni e Placido, entrato al posto di Lombardo intorno alla mezzora. Il risultato non cambia più: al Genoa vanno i tre punti, alla Sampdoria resta l'amaro in bocca per la sconfitta ma anche una buona prova da cui ripartire, a cominciare dalla trasferta di Livorno in programma sabato prossimo.

Genoa         1
Sampdoria  0

Rete: 28' p.t. Held.
Genoa (4-4-2): Zima; Simic, Marchiori (29' s.t. Said), Krajnc, Blaze; Siciliano, Pierre, Alhassan, Velocci (34' p.t. Albertoni); Jara Martinez (1' s.t. Di Marco), Held.
A disposizione: Sokoli, Okseti, Parrotta, Gallotti, Bennati, Tagliavacche, Olivera, Tufano, De Luca.
Allenatore: Luca Chiappino.
Sampdoria (4-2-3-1): Falcone; Raso (32' s.t. Oneto), Piana, Monticone, Cafferata; Bianchi, Lombardo (29' s.t. Placido); Siani, Zuloaga (11' s.t. Ivan), Ghiglia; Austoni.
A disposizione: Massolo, Porro, Iannelli, Rolando, Fenati, Luciani, Dejori.
Allenatore: Felice Tufano.
Arbitro: Minelli di Varese.
Assistenti: Maspero di Como e Leali di Brescia.
Note: espulso al 38' p.t. Zima per gioco scorretto; ammoniti al 14' s.t. Marchiori per gioco scorretto, al 39' s.t. Bianchi per proteste; recupero 2' p.t. e 7' s.t.; terreno di gioco in sintetico.

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