Sensibile: «Diventare grandi attraverso un percorso»
L'incipit
di Pasquale Sensibile è tutto per il mister di ieri. «Credo con
queste parole di rappresentare anche il pensiero del dottor Garrone –
attacca il direttore sportivo -. Ciro non me ne vorrà, ma mi preme
cominciare con un ringraziamento a Beppe Iachini, il nostro
condottiero della promozione. Ci ha dato una grande mano, ha fatto un
lavoro sul campo straordinario». Poi, subito dopo, si passa al
presente e al futuro e a come si è delineata la scelta di Ferrara.
«Dopo la finale di Varese – spiega – la società ha cominciato a
fare valutazioni di natura diversa. Abbiamo intrapreso una strada che
riportasse la Sampdoria su canali di respiro internazionale. Forse,
tra i tanti nomi che sono usciti e tra quelli che abbiamo contatto,
anche stranieri, è sfuggito il messaggio che siamo un grandissimo
club, che può permettersi di puntare molto in alto. Tutte le strade
le ha seguite con grande serietà e con idee molto più chiare di
quanto sia emerso negli ultimi giorni».
Profilo.
«Da una lista iniziale ampia – continua Sensibile – si è arrivati a
una lista molto ristretta, in cui si trovava Ciro Ferrara. È stato
un piacere ritrovarlo, seppur con ruoli differenti: da quando lui era responsabile del vivaio e io
capo osservatori della Juventus sono passati degli anni, anni in cui
abbiamo fatto altre esperienze. Il suo profilo parla chiaro, non
esagero se dico che incarna un pezzo di storia del calcio italiano,
in più si porta dietro uno staff di assoluto rispetto».
Grandi.
«Inoltre – aggiunge il d.s. – Ciro ha già maturato un'esperienza
molto importante sul piano tecnico come quella con l'Under 21 e
attraverso le sue frequentazioni sul mercato si potrebbero aprire
canali inaspettati. Lavoreremo a stretto contatto, in simbiosi, siamo
stati chiari con lui: attraverso un percorso vogliamo diventare
grandi».
Idea.
«Più che di "progetto", un termine inflazionato per questo
calcio, ci piace più usare un'espressione diversa: il nostro è un
percorrere un'idea. L'idea è stata quella di inseguire la categoria
che a gennaio sembrava un miraggio, abbiamo lavorato tutti, nessuno
escluso per raggiungerla e insieme ci siamo riusciti. La nostra idea,
ora, è quella di fissare dei paletti, un perimetro dal quale non
uscire, ovvero riportare la Sampdoria in pianta stabile in una
determinata fascia, dove si possa sperimentare qualcosa e prendersi
qualche rischio in un respiro internazionale».
Romero.
In questo senso si colloca la conferma di Sergio Romero. «Non c'è
dubbio – puntualizza Sensibile -, è il nostro portiere e quello
dell'Argentina. Si tratta di un investimento che la società ci ha
consentito di fare l'anno scorso: siamo convinti che la Serie A
servirà a Sergio per imporsi ai livelli che gli competono, quelli di
un top-player. Palombo? In questo momento dobbiamo guardare avanti,
il tempo che passa ti impone di prendere decisioni. Col buon senso di
tutti, per Angelo e per altri giocatori, dovremo valutare soluzioni
in altre direzioni».