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Il mister e gli obiettivi: «Restare in A, stabilizzarci e crescere»

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Il mister e gli obiettivi: «Restare in A, stabilizzarci e crescere»

L'ultima
battuta è forse quella più importante di tutte. Nessun volo
pindarico, né passi più lunghi delle proprie gambe. Gli intenti
della Sampdoria di Ciro Ferrara sono chiari e, facendo eco al
vicepresidente Edoardo Garrone e al direttore sportivo Pasquale
Sensibile, il tecnico partenopeo ha voluto ribadirli in chiusura di
conferenza stampa.


Entusiasmo.
«Io credo che l'entusiasmo sia tornato per via di un finale di
stagione strepitoso. I meriti vanno a chi ha condotto a livello
societario e tecnico la Sampdoria fino agli inizi di giugno. Non sono
certo io che ho portato entusiasmo e non voglio prendermi meriti che
non ho. Ieri, da Roma a Genova, ho incontrato in aereo un signore che
mi ha detto: “Ferrara, noi le chiediamo soltanto impegno”. “Stia
tranquillo”, gli ho risposto. Poi una signora seduta più avanti ha
aggiunto: “Sì, ma le chiediamo anche le vittorie”. Ho detto
anche a lei di stare tranquilla. O almeno lo spero. Scherzi a parte
non farò mancare la mia esperienza e la mia voglia di campo».

05_cferrara3Vivaio.
«La Sampdoria ha sempre avuto un Settore Giovanile di tutto
rispetto. La mia esperienza è cominciata così: ho vinto uno
Scudetto con gli Allievi e per premio sono stato chiamato in prima
squadra con altri tre compagni. Lo stesso sarà per gli Allievi di
quest'anno: sono tutti meritevoli per il successo ottenuto ma quattro
verranno con noi. Per il resto di sicuro ci sarà un grosso contatto
con Invernizzi e con tutti gli allenatori, in particolar modo con
quello della Primavera».

Italiani.
«In Italia ne abbiamo tanti giovani bravi, purtroppo la nostra
cultura ci dice che non siamo ancora pronti a lanciarli. Rispetto ai
campionati stranieri la differenza sta nella continuità di gioco:
tutte i ragazzi che abbiamo incontrato a livello di Under 21, pur
essendo di pari età, avevano esperienze molto più ampie nelle
rispettive squadre di club. I miei ragazzi, invece, venivano per la
maggior parte serie cadetta mentre gli attaccanti di Serie A
giocavano e non giocavano. Questa è la differenza, ma la nostra
propensione va senza dubbio nella direzione dei giovani del nostro
calcio».

Strutture.

«Sabato farò un sopralluogo a Bardonecchia, ma ho parlato con Conte che c'è
stato l'anno scorso con la Juventus e non dovrebbero esserci problemi
particolari. Ho già avuto modo di visitare Bogliasco, una struttura
piccola ma accogliente, in linea con le nostre esigenze. Il primo ha
subito alcuni lavori di manutenzione e, per un po', lo lasceremo a
riposo. Ci alleneremo su quello superiore».

Obiettivi.
«Mi sono un po' informato. In 66 anni di storia la Sampdoria ne ha
fatti 55 in Serie A. Questa è la sua casa. Ha vissuto momenti
difficili, d'accordo, ma stiamo parlando di una società in grado di
vivere questo ambiente. Nel contempo dovremo essere bravi e
intelligenti a capire da dove siamo arrivati. Questo mix ci potrà
permette di ragionare e fare valutazioni in modo da sbagliare il meno
possibile. Ci sono i presupposti per raggiungere l'obiettivo che ci
siamo posti: la permanenza nella categoria innanzitutto,
stabilizzarsi e crescere anno dopo anno con l'inserimento di
giocatori nuovi per fare il salto di qualità».

Nella foto Pegaso, il sorriso di Ciro Ferrara durante la conferenza di presentazione.

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