Ferrara e il modulo: «L’idea è di partire col 4-3-3»
Dall'idea di
modulo al rapporto col maestro Lippi, passando per la telefonata con l'amico Vialli, il derby e la mentalità che dovrà avere la sua Sampdoria. Questi gli argomenti della seconda parte
della conferenza stampa di presentazione di mister Ciro Ferrara.
Modulo.
«L'obiettivo è quello di mantenere questa categoria, possibilmente
senza tribolare. Ovviamente c'è bisogno di andare sul campo e di
conoscere al meglio i ragazzi. Viste le loro caratteristiche l'idea è
quella di partire con quattro difensori, un centrocampo a tre e
davanti poter contare su soluzioni diverse, anche se al momento direi
che partiremo col 4-3-3. Tutto è comunque relativo: una partita si
comincia in un modo, si continua in un'altra maniera e magari si
finisce stravolgendo ulteriormente l'atteggiamento tattico. Sono
valutazioni da fare più avanti».
Derby.
«Ho sentito Luca Vialli, mi ha ribadito che mi trovo in un ambiente
bello, fantastico, dove si può lavorare con serenità e poi mi ha
fatto un accenno a quello che sarà il derby. Vivo la città da tre
giorni e ho capito cosa rappresenta per il tifoso questa partita. Ne
ho disputati diversi a Torino, ma credo che qui si senta in modo
particolari. Io non esaspererò mai i toni: l'unica cosa che mi
auguro è non vedere gente accoltellata, per il resto sarà
battaglia».
Gioco.
«I ragazzi li lascio in vacanza. Ci ritroveremo il 12 e ci sarà
modo di parlare. Non amo le telefonate, guardarsi negli occhi credo
sia più produttivo. Quanto ampia sarà la rosa? Vorrei una doppia
scelta per ogni ruolo, più tre portieri, magari quattro per il
ritiro. In linea di massima una ventina di giocatori in tutto più i
ragazzi. Nello specifico non credo che il centrocampo verrà
stravolto. Ci sono invece altri settori in cui possiamo andare a
migliorare, visto che il salto di categoria comporterà qualche
difficoltà in più nella qualità degli avversari. Per questo
dovremo cercare di lavorare sulla fase difensiva e fare in modo di
non stare 90 minuti chiusi nella nostra area. Conosco Marassi,
l'entusiasmo della Gradinata e so che dobbiamo proporre gioco».
Lippi.
«Non appena ho firmato per la Sampdoria, Marcello mi ha
immediatamente chiamato. È stato uno degli allenatori più
importanti per me. Io ero un difensore che apparteneva alla
vecchia generazione della marcatura a uomo: lui mi ha migliorato, soprattutto sul
piano della marcatura a zona. Poi mi ha concesso la possibilità di
lavorargli accanto da tecnico e sicuramente qualcosa da lui ho preso.
Marcello è sempre stato bravo a creare i valori giusti all'interno
del gruppo usando bastone e carota, lasciando l'ambiente tranquillo ma
facendosi sentire quando ce n'era bisogno».
Nella foto Pegaso, Ciro Ferrara ascolta interessato le domande dei cronisti.