Edoardo Garrone: «Dedicata a mio padre Riccardo»

La
sua pashmina blucerchiata – un must tra i tifosi di tutte le età – sventola nel cielo di Varese. La Sampdoria
è appena tornata dove le compete ed Edoardo Garrone non sta nella
pelle. «La soddisfazione è doppia – dice il vicepresidente dal "Franco Ossola" -. Abbiamo fatto una rincorsa incredibile:
eravamo in pochi a crederci a gennaio, e tra i pochi c'erano tutti i
nostri collaboratori, a partire dal nostro direttore sportivo, che ha
trasferito tutta la grinta e la determinazione necessaria alla
squadra che ha dimostrato di fare un forcing straordinario negli
ultimi tempi».

Chi
si sente di ringraziare in questi frangenti felici?
«Un
ringraziamento va a chi c'è stato vicino, ai nostri tifosi, a quelli
che ci hanno creduto e ci hanno sostenuto anche nei momenti
difficili. Ma prima di tutto, e credo di interpretare il sentimento
di tutta la società, il ringraziamento va a mio padre Riccardo, che
questa sera è rimasto a casa, ma che un anno fa è stato forse la
persona che ha sofferto di più di tutti della retrocessione. Questa
promozione va dedicata tutta a lui».

Sta
già pensando al prossimo campionato?
«Abbiamo
impostato un lavoro che naturalmente cercheremo di migliorare per la
Serie A, però credo che i programmi si debbano fare con grande
oculatezza. A me non piace fare promesse e proclami, non ne faccio.
Posso solo promettere che lavoreremo con la serietà con cui abbiamo
lavorato quest'anno e con cui abbiamo sempre lavorato».