Maurito, il predestinato: «Sono contentissimo»
A
volte bastano nove minuti per capire di essere davvero un
predestinato. L'uomo del destino è un giovane uomo di 19 anni. Si
chiama Mauro Emanuel Icardi, è di Rosario come Messi, el Flaco
Menotti e Che Guevara. Mica Tizio, Caio e Sempronio. E a
Castellammare ha deciso una delle partite più importanti della
stagione blucerchiata. «Non mi sarei mai aspettato un debutto così
– racconta il numero 98 argentino, debuttante felice -. Vista la
situazione, in settimana avevo sperato di poter andare in panchina,
ma non immaginavo né di giocare né tanto meno di segnare».
Contentissimo.
E invece… «Sono entrato in una situazione difficile – ammette
bomber Maurito, al gol numero 19 della sua stagione -, eravamo in dieci e loro premevano per vincere. Mister
Iachini mi ha incoraggiato, mi ha detto di andare in campo, di
correre e di fare tutto quel che potevo. Io ci sono riuscito e sono
contentissimo per me ma soprattutto per la Sampdoria. Una dedica? Non
ne ho una particolare: il mio grazie va a tutti quelli che fin da
quando ho iniziato a giocare da bambino mi hanno aiutato».