La giovane Samp sfata il tabù, Crotone battuto all’inglese
Via i fantasmi, al diavolo le streghe e i tabù da sfatare. Tre punti servivano e tre punti sono arrivati. Con grinta, voglia e determinazione. La giovane Sampdoria batte il Crotone all'inglese, un 2-0 a Marassi che dà fiducia e respiro dopo un'astinenza casalinga insopportabile, acuita e ingigantita dall'apnea di Nocera. Si torna a sorride dunque, ma, a scanso di equivoci, il credito – a mister Atzori, staff e gruppo – resta condizionato perché la rincorsa al vertice appare ancora lunghissima e la vittoria tra le mura amiche è un dovere per una squadra dai valori dei blucerchiati. Squadra da rivedere nel gioco, nell'intensità e nel complesso, ma che nella strada che conduce all'obiettivo dichiarato di stagione potrà contare da oggi come non mai sull'entusiasmo dei ragazzi, delle forze fresche. Gente come Volta, Soriano, Obiang, Fornaroli, Foti – gente che ha fame – ha risposto alla grande alla chiamata del mister.
Manna. Rimodellato in campo e nello spirito, è subito Doria. Un sinistro di
Castellini al 3' impegna Bindi, Bertani al 12' scheggia la traversa,
ma in fuorigioco. È regolare, al 17', la posizione di Fornaroli su
lancio di Foggia, ma el Tuna non aggancia e la partita resta
inchiodata. Partita che non decolla, da una parte e dall'altra
scaramucce e nulla più. Meglio i blucerchiati, che il Crotone lo tengono là,
collezionando cross, punizioni e calci d'angolo. Da uno di questi
nasce il gol della liberazione. Minuto 42. Soriano raccoglie a
centrocampo e rilancia Foggia, che stoppa a seguire e la butta dentro, dove
Abruzzese la tocca con la punta nel tentativo di anticipare Bertani.
La palla supera Bindi e va all'angolino: 1-0, Doria avanti. Non il
massimo dell'estetica, ma tanta manna di questi tempi.
Spinta. Il primo, dei due
tempi, si chiude con timidi applausi; il secondo si apre con Calil per
Loviso nella fila rossoblù e con Romero dotato di un nuovo paio di
calzoncini (bianchi e non più neri). Al 5' Djuric lo spaventa con un
colpo di testa da buona posizione: alto, pericolo scampato. Volta si
scampa un giallo al 7', Gastaldello se lo becca al 13'. Menichini
mette Sansone al quarto d'ora, poco prima che Maiello testi dalla
distanza la presa sicura di Romero. Spinta dalla Sud, la Samp preme
alla ricerca del raddoppio: per due volte, a ridosso del 20',
Fornaroli viene fermato sul più bello. Volta poi ci prova con la
fronte, Bindi blocca.
Sospirone. Anche Bertani
alla mezzora viene bloccato in area: per Gallione tutto regolare.
Marassi fischia per l'ingiustizia, Atzori fa i primi cambi: fuori
Foggia e Fornaroli (stremato e acclamatissimo), dentro Laczkó
e Foti. Ed è proprio il neoentrato Lillo, 2088 giorni dopo, a
ritrovare la via della rete con addosso la maglia blucerchiata. Corre
il 35' quando Obiang lancia, Bertani scatta sul filo
dell'irregolarità e s'invola verso Bindi. Potrebbe tirare e invece
serve a Foti, appostato sul secondo palo, il 2-0 da non sbagliare:
Lillo non sbaglia e fa festa sotto la Sud. Festa di gruppo, sospirone
di sollievo.
Sampdoria 2
Crotone 0
Reti: p.t. 42' Abruzzese
aut.; s.t. 35' Foti.
Sampdoria (4-4-2): Romero;
Rispoli, Volta, Gastaldello, Castellini (44' s.t. Padalino; Foggia
(33' s.t. Laczkó,
Obiang, Soriano, Semioli; Bertani, Fornaroli (34' s.t. Foti).
A disposizione: Da Costa,
Palombo, Maccarone,
Rossini.
Allenatore: Gianluca
Atzori.
Crotone (4-2-3-1): Bindi;
Correia, Vinetot, Abruzzese, Mazzotta; Loviso (1' s.t. Calil), Eramo;
De Giorgio (15' s.t. N. Sansone), Maiello, Pettinari (31' s.t.
Ciano); Djuric.
A disposizione: Belec,
Galardo, Ligi, Ristovski.
Allenatore: Leonardo
Menichini.
Arbitro: Gallione di
Alessandria.
Assistenti: Chiocchi di
Foligno e Manzini di Verona.
Quarto ufficiale:
Bietolini di Firenze.
Note: ammoniti al 23' p.t.
Correia, al 44' p.t. Eramo, al 13' s.t. Gastaldello, al s.t. 26'
Foggia, al 29' s.t. Pettinari, al 36' s.t. Maiello per gioco
scorretto; recupero 0' p.t. e 5' s.t.; abbonati 17.044, paganti
2.840; terreno di gioco in pessime condizioni.
Nella foto Pegaso, Fornaroli in tackle sul crotonese Eramo.