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A Marassi non si passa: col Cittadella finisce 0-0

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A Marassi non si passa: col Cittadella finisce 0-0

Sembra facile, invece
non lo è quasi mai. A Marassi lo è stato soltanto una volta, contro
il Gubbio. Era il 4 settembre, una vita fa. Da allora la vita
blucerchiata tra le mura che dovrebbero essere amiche s'è fatta
dura. E così succede che anche il tanto modesto quanto onesto Cittadella di Foscarini se
ne torna in Veneto con le braccia alzate e un punticino prestigioso da
mettere in cascina. Alla Sampdoria di Gianluca Atzori resta il
rammarico per altri due punti lasciati sul cammino della promozione. E
resta pure l'amaro in bocca per una prestazione sensibilmente
superiore rispetto alle ultime, aperta e chiusa all'attacco; superiore, nettamente, a quella
dell'avversario – più occasioni, 16 corner a 0, maggior
possesso-palla -, ma non ancora abbastanza per disintegrare
la rognosa astinenza casalinga.

22_foggia-marchesanPoco. Dopo nemmeno 3
minuti, l'ex di turno Piovaccari sfonda ma conclude debolmente tra le braccia di di
Cordaz. È il preludio a una pressione blucerchiata interrotta
soltanto al 13' quando Schiavon soffia la palla a Palombo – secondo
Palazzino in modo corretto, secondo Angelo no – e spara verso Romero,
che in due tempi neutralizza. L'acuto ospite placa la veemenza
doriana almeno fino al 37', quando Palombo imbecca Bertani in mezzo
all'area, stacco di testa e Cordaz vola. Tutto bello, ma tutto vano.
Troppo poco per finire avanti la prima frazione.

Pericoli. La seconda si
apre con una sorpresa: non più Piovaccari bensì Maccarone a far
coppia con Bertani. E sul nuovo asse nasce il primo pericolo della
ripresa. Big Mac crossa dalla destra, il Diavolo non ci arriva. Sugli
sviluppi va al tiro Semioli, Cordaz disinnesca. Al 9' Romero si
allunga sul destro di Busellato; sul capovolgimento Maccarone trova
il pertugio per sparare, posizione impossibile e palla fuori. La
partita è più viva, il Doria è più vivo. Bertani il più
pericoloso: prima spaventa l'estremo granata, poi è colto in
controtempo da un tocco di Rispoli e infine si lamenta per un
atterramento in area. Nada de nada.

Fortino. Supremazia sterile, tempo di cambi. Foscarini mette
Di Roberto, Job e Di Carmine, Atzori toglie Semioli e lancia Padalino
sulla destra, con Foggia dirottato sulla mancina. Mossa che non porta
sviluppi né fiammate tanto che Pasqualino, al 43', lascia il posto a Fornaroli.
La voglia del Tuna crea qualche scompiglio tra le maglie del fortino
del Cittadella. Fortino che regge fino al triplice fischio finale
perché Cordaz si supera sul destro a colpo sicuro di Maccarone nel recupero. Non si passa. Da
mani nei capelli se Big li avesse.

Sampdoria 0
Cittadella   0
Sampdoria (4-4-2)
: Romero;
Rispoli, Gastaldello, Accardi, Castellini; Foggia, Palombo,
Bentivoglio, Semioli (33' s.t. Padalino); Piovaccari (1' s.t.
Maccarone), Bertani.
A disposizione: Da Costa,
Volta, Obiang, Laczkó.
Allenatore: Gianluca
Atzori.
Cittadella (4-3-3): Cordaz;
Martinelli, Gasparetto, Pellizzer, Marchesan; Vitofrancesco,
Schiavon, Busellato (26' s.t. Job); Bellazzini, Di Nardo (38' s.t. Di
Carmine), Maah (16' s.t. Di Roberto).
A disposizione: Pierobon,
Scardina, Branzani, Baselli.
Allenatore: Claudio
Foscarini.
Arbitro: Palazzino di
Ciampino.
Assistenti: Marrazzo di
Tivoli e Avellano di Busto Arsizio.
Quarto ufficiale: Benassi
di Bologna.
Note: ammoniti al 39' p.t.
Martinelli, al 5' s.t. Marchesan, al 13' s.t. Gastaldello, al 22' s.t.
Busellato per gioco scorretto, al 30' s.t. Cordaz per comportamento
non regolamentare; recupero 1' p.t. e 3' s.t.; abbonati 17.044, paganti 2.814; terreno di gioco in pessime condizioni.

Nella foto Pegaso, Pasquale Foggia braccato da Marchesan
.

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