Il Grosseto chiude gli spazi, al “Ferraris” finisce 0-0
Non è sempre domenica.
Infatti – per la prima volta – si gioca di sabato pomeriggio, ore
15.00. E anche in giornate come queste, a questi orari, ci tocca
scoprire che esistono partite che sembrano scritte. Potresti giocarle
fino all'infinito e magari il risultato non si sbloccherebbe mai, da
una parte e dall'altra. Ci sono partite come Sampdoria-Grosseto che,
di sabato pomeriggio, durano più di 97 minuti e finiscono 0-0. In
fondo, il risultato più giusto. Non sono mancate le fiammate da
parte della corazzata di mister Gianluca Atzori, ma le bocche da fuoco – dopo due pirotecnici successi consecutivi – sono
rimaste a secco. Demerito loro sì, ma soprattutto merito degli
avversari, il quadratissimo Grifone di Guido Ugolotti, che per
l'esordio assoluto nella Genova blucerchiata ha chiuso ogni spazio e
blindato la porta, confermandosi squadra ostica, mica per altro appaiata in classifica ai doriani.
Impatto. Il Doria iniziale
è lo stesso di Empoli e quello annunciato alla vigilia. L'impatto
con Marassi sembra favorevole agli ospiti, nient'affatto intimoriti
dall'inusuale – per loro – cornice di pubblico. Corti e aggressivi, i
biancorossi partono all'attacco. Atzori prova a scuotere i suoi
e, dopo 5 giri d'orologio, cambia già le ali. Cambio che funziona
subito: Semioli crossa dalla destra, Foggia raccoglie e si gira,
Narciso blocca. E si sbloccano i blucerchiati. Almeno mentalmente.
Pozzi sfiora due volte il vantaggio in rapida sequenza: al 10',
imbeccato da Obiang, viene fermato sul più bello dal salvataggio di
Padella; all'11' stacca di testa su cross di Castellini, ma non trova
l'incrocio sul secondo palo.
Pericoli. La Samp cresce e
insiste. Bertani fa il Semioli al minuto 19, Semioli non fa il
Bertani e manca la porta sul traversone dalla destra del compagno.
Palombo spaventa Narciso direttamente da calcio piazzato (25'), poi,
sempre su punizione, invita Pozzi (35'), che si trova al di là però
di tutti gli altri. Nulla da fare, la prima frazione si chiude così
come era cominciata. La seconda vede gli stessi effettivi in campo e
il Grosseto presto pericoloso con Caridi: Costa ci mette la faccia e
salva Romero. La propria fortuna l'estremo maremmano se la crea
invece con le sue mani: su Pozzi, al 13', è strepitoso. Nick
si dispera, la Sud ruggisce.
Punto. Tra un giallo e
l'altro (alla fine saranno 8 i cartellini estratti dal comasco
Ostinelli), la Nord tira un sospirone di sollievo. Caridi spara,
Romero si allunga in corner poco prima che Atzori si giochi in un sol
colpo le carte Koman e Maccarone, dentro per Foggia e Bertani.
Ugolotti risponde con Ronaldo. Poi è il turno di Bentivoglio in
luogo di Semioli e del doriano Bianco al posto di Giallombardo. Senza
continuità il Doria va alla ricerca della posta piena, ma trema
quando Girardi salta Costa e conclude verso Romero, piano e fuori.
Meglio così. Nel lunghissimo recupero, Big Mac tenta il colpo da tre, Narciso gli sbarra la porta. Pazienza. Il punto c'è,
l'imbattibilità pure. E la striscia positiva può proseguire.
Sampdoria 0
Grosseto 0
Sampdoria (4-4-2): Romero;
Volta, Costa, Accardi, Castellini; Foggia (25' s.t. Koman), Palombo,
Obiang, Semioli (38' s.t. Bentivoglio); Bertani (25' s.t. Maccarone),
Pozzi.
A disposizione: Da Costa,
Padalino, Fornaroli, Rossini.
Allenatore: Gianluca
Atzori.
Grosseto (4-2-3-1):
Narciso; Petras, Padella, Olivi, Giallombardo (38' s.t. Bianco);
Crimi, Consonni (34' s.t. Ronaldo); Mancino (18' s.t. Moretti),
Gerardi, Caridi; Sforzini.
A disposizione: Lanni,
Formiconi, Alfageme, Lupoli.
Allenatore: Guido
Ugolotti.
Arbitro: Ostinelli di
Como.
Assistenti: Vivenzi di
Brescia e Italiani dell'Aquila.
Quarto ufficiale:
Borriello di Mantova.
Note: ammoniti al 34' p.t.
Padella, al 37' p.t. Crimi, al 41' p.t. Foggia, al 45' p.t. Volta, al
12' s.t. Olivi, al 25' s.t. Giallombardo, al 31' s.t. Consonni, al
33' s.t. Gerardi per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 6' s.t.;
abbonati 17.044, paganti 4.421; terreno di gioco in discrete
condizioni.
Nella foto Pegaso, Massimo Volta duella col grossetano Sforzini.