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Atzori non si esalta: «Possiamo crescere ancora»

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Atzori non si esalta: «Possiamo crescere ancora»

Il tecnico doriano si gode il 6-0 rifilato al Gubbio ma pensa già all'Empoli: «L'approccio alla gara è stato molto positivo, ma da mercoledì dovremo prepararci ad un'altra sfida insidiosa».

04_atzoriIl 6-0 con il quale la Sampdoria ha liquidato il Gubbio è figlio di una prestazione convincente ma anche di alcuni episodi che hanno inevitabilmente favorito il compito blucerchiato e messo in grande difficoltà la compagine umbra. Per questo motivo e per la forma mentis che lo contraddistingue Gianluca Atzori non si esalta. «Dal 13 luglio cerco di inculcare ai ragazzi che a vincere è la squadra e non il singolo giocatore – spiega il mister -. Il punteggio finale è frutto di alcune situazioni che ci hanno agevolato, ma siamo stati bravi a crearle queste situazioni. L'approccio alla gara è stato molto positivo. Le vittorie accrescono l'autostima, ma dobbiamo migliorare ancora».

Svolta. «Non credo che si possa considerare questa gara come quella della svolta definitiva – prosegue il tecnico doriano -. La squadra ha notevoli margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale. Analizzando la partita in video troverò sicuramente aspetti da migliorare e lacune su cui far lavorare i ragazzi. Sul 3-0, ad esempio, abbiamo commesso errori tattici per mancanza di concentrazione e questo non va bene, perché altre squadre alla minima distrazione non ti perdonano».

Big Mac. «Sinceramente, speravo che Maccarone si sbloccasse – aggiunge l'allenatore della Samp -. Massimo è un elemento importante, che voglio recuperare per dar ancor più forza al nostro attacco, un reparto eccellente per la categoria. Oggi ho sentito meno fischi al suo indirizzo rispetto a quelli piovuti dagli spalti durante la gara d'esordio col Padova. Sono convinto che la prossima partita ne sentirò ancora meno, con la speranza che Massimo possa convincere a suon di gol e prestazioni positive i tifosi a tramutare i fischi in applausi».

Nuovi. «Bentivoglio ha fatto un'ottima gara – afferma l'ex allenatore della Reggina commentando la prova degli ultimi rinforzi -. Sia in appoggio ai due attaccanti che in fase di ripiegamento ha fatto vedere cose egregie. Foggia è un giocatore importante, che potrà farci fare un ulteriore salto di qualità: fin dal suo arrivo, Pasquale s'è messo a mia completa disposizione. Ci sono ancora 39 partite da giocare e sicuramente si rivelerà un elemento prezioso».

Difesa. «L'attacco contro il Gubbio ha mostrato tutto il suo potenziale – puntualizza l'uomo di Collepardo -, ma voglio complimentarmi con tutta la difesa. Ho visto il reparto molto attento, concentrato anche a risultato ormai acquisito. Su questo aspetto ho insistito molto in questi primi mesi e noto con piacere che la squadra sta assimilando i miei insegnamenti. Dobbiamo ancora sistemare alcuni particolari, ma siamo sulla buona strada».

Leader. «Palombo fa la differenza – ammette il mister -. Ovviamente, come gli altri componenti della rosa, deve essere supportato da un'adeguata preparazione atletica e dalla voglia di riscattare la deludente stagione scorsa. Se in campo si accorge di qualche calo di tensione, Angelo cerca immediatamente di spronare i compagni a reagire, ma credo che questo sia un atteggiamento normale. Ognuno deve essere leader di sé stesso e allenatore in campo».

Empoli. «Alla squadra ho detto di godersi questa vittoria sino a mercoledì – conclude Atzori -. Dalla ripresa degli allenamenti starà a me stemperare l'entusiasmo. Lunedì sera ad Empoli andremo ad affrontare un'altra sfida insidiosa. Abbiamo già incontrato la formazione di Aglietti al "Castellani", perdendo il confronto ed uscendo in maniera prematura dalla Coppa Italia. Ai ragazzi chiederò di riscattare quella prova e dare continuità alla prestazione fatta col Gubbio».

Nella foto Pegaso, Atzori mentre dà indicazioni alla squadra durante la sfida di Marassi col Gubbio.

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