Ecco Pasqualino Foggia, operazione riscatto
Veloce, tecnico e
imprevedibile. Esterno, trequartista, seconda punta. Il ventottenne
folletto napoletano arriva in blucerchiato dalla Lazio con la voglia matta di tornare
protagonista.
L'immediata risalita della
Sampdoria passerà anche da Foggia. No, non c'entra la geografia e
nemmeno la Puglia, il Tavoliere o il "Pino Zaccheria". Passerà
da Pasquale Foggia, professione centrocampista offensivo. Già. La
promozione blucerchiata – si spera – passerà anche dai suoi piedi
raffinati – il mancino in particolare -, dai suoi dribbling secchi e
dalle sue fiammate. Veloce, tecnico e imprevedibile. Esterno,
trequartista, seconda punta, se serve – parole sue – persino terzino.
Dove lo metti il folletto napoletano sta. A maggior ragione in questo
momento, in cui la voglia matta di tornare protagonista lo porterebbe
pure a infilarsi un paio di guanti e a volare da un palo all'altro.
Per fortuna, in porta, si sta bene e non ce ne sarà bisogno; di
fantasia e creatività là davanti invece non ce n'è mai abbastanza.
E quella del ventottenne appena sbarcato dalla Lazio a Gianluca
Atzori farà certamente comodo.
Percorso. Farà comodo la
sua voglia di riscatto – spirituale ma anche contrattuale vista la
formula del trasferimento -, smania accumulata nelle ultime due
stagioni biancocelesti vissute da comprimario con Ballardini e Reja.
Due annate che hanno di fatto bloccato l'ascesa di Foggia e il suo
percorso in perenne crescendo, partito dal vivaio del Cral Banco di
Napoli e arrivato alla maglia azzurra della Nazionale (3 presenze e
un gol all'Irlanda del Nord il 6 giugno 2009). Padova, Milano, Treviso, Empoli, Crotone,
Ascoli, ancora Milano, Roma, Reggio Calabria, Cagliari e ancora Roma
le tappe sin qui del suo personalissimo giro d'Italia.
Treno. Il primo viaggio in verticale glielo regala il Padova, che nel '94 lo scova tra Soccavo
e Fuorigrotta e gli promette un futuro da calciatore. Stop coi
pomeriggi in strada a Bagnoli con al fianco Cristian, l'amico di
sempre, stop con le sfide di quartiere e gli spaghetti al pomodoro.
Su in Veneto la vita è bella dura. La famiglia, casa, Rione Traiano
mancano e parecchio. Ma Pasqualino non molla, non vuole perdere il
treno, che – un po' a sorpresa – nel '99 lo porta a Milanello. I
rossoneri vendono De Zerbi ai biancoscudati e pretendono in cambio
quel gioiellino imprendibile e talentuoso. Fanno la scelta giusta.
Prestiti. Dopo un anno in
Primavera, Foggia emigra ancora. Il Milan lo marca a vista, ma
sceglie i prestiti e la provincia per vederlo maturare. Un tris di
stagioni al Treviso (una in B, due in C1, 62 presenze totali e 13
gol) gli spalancano le porte della Serie A. Nell'Empoli debutta nel
massimo campionato poco più che ventenne (14 settembre 2003 1-1
contro la Reggina) e segna il primo centro contro il Parma (23
novembre 2003) prima di tornare in B a causa della retrocessione dei
toscani. A gennaio 2005, dopo 32 apparizioni empolesi, lo accoglie il
Crotone (15 presenze, un gol), sino ad oggi ultima esperienza in
cadetteria.
Ala. Già perché a
partire dal 2005/06 il cammino del piccolo Pasquale – già pilastro
delle selezioni giovanili azzurre – resta in grande. Nell'Ascoli di
Giampaolo, già suo mister a Treviso, trova collocazione come esterno
destro di centrocampo, posizione in cui va a rete in 4 occasioni su
36 gettoni complessivi. È la consacrazione. Il momento del rientro
alla casa madre sembra propizio, Ancelotti lo valuta ma non lo
conferma. E così il 31 agosto 2006 la guizzante ala partenopea vola
alla Lazio, sempre in prestito. A Roma con Rossi, il modulo e la
concorrenza non lo favoriscono (11 presenze, un gol) e – divenuto
tutto biancoceleste in cambio di Oddo – a gennaio 2007 finisce alla
Reggina.
Marassi. In amaranto, con
Mazzarri, riparte titolare e, stavolta da trequartista, si attesta
sugli ottimi livelli ascolani, contribuendo alla miracolosa conquista
della salvezza malgrado gli 11 punti di penalizzazione in seguito
alle sentenze di Calciopoli. Da vincitore (15 partite e 4 reti) e da
cittadino onorario di Reggio – nonostante le voci che lo vorrebbero
al Doria insieme al tecnico di San Vincenzo -, Pasquale se ne va in
Sardegna, altro scalo fondamentale prima del definitivo ritorno a
Formello. Col rossoblù del Cagliari arriva infatti la prima
convocazione con l'Italia dei grandi e il conseguente debutto (il 13 ottobre 2007 contro la Georgia), ironia
della sorte proprio tra le mura rosse di Marassi, lo stadio che in
quest'annata blucerchiata Pasqualino proverà a conquistare.
Pasquale Foggia: la
scheda
Luogo e data di nascita:
Napoli, 03/06/1983
Altezza: cm 168
Peso:
kg 64
Ruolo: centrocampista
Nella foto Pegaso, un primo piano di Pasquale Foggia, nuovo centrocampista blucerchiato.