Il d.s. Sensibile: «Servono fame, voglia e motivazioni»
Il nuovo dirigente blucerchiato spiega le linee-guida della Sampdoria: «Esiste un solo piano in grado di riportarci subito in Serie A. Cerchiamo giocatori in fase ascendente. Palombo? Non è un problema».
Uno sguardo a quello che è stato, poi basta. L’occhio è vigile e fisso, verso quello che è e soprattutto sarà. L’ultimo giorno di Pasquale Sensibile alla guida tecnica del Novara coincide col primo da blucerchiato. Abito scuro, camicia bianca, cravatta righe diagonali. Piglio sicuro e parlantina facile. Dopo la doppia introduzione da parte dei Garrone, il nuovo direttore sportivo della Sampdoria può cominciare la sua prima conferenza stampa genovese. «Si tratta di una giornata emotivamente particolare – attacca il dirigente ex Novara nella Sala Colombo dello Starhotel President -. Poche ore fa ho salutato gli amici novaresi coi quali ho condiviso un biennio meraviglioso e ora sono qui con due persone che costituiscono la storia del calcio italiano e si sono sempre distinti per correttezza e signorilità. Sentire parole rassicuranti da parte loro non fa altro che indurmi a confermare di essere stimolatissimo, orgoglioso e onorato di questa avventura».
Alternativa. «Un mese e mezzo fa – ammette Sensibile – avevo anticipato alla famiglia De Salvo la mia volontà di interrompere serenamente il rapporto con loro. Sono una persona che ascolta le proprie sensazioni e mi ero reso conto di non poter più garantire al Novara lo stesso trasporto e la stessa ferocia nel mio lavoro. Quello che abbiamo conquistato lasciava presagire che per me ci sarebbe stata un’alternativa, ma così prestigiosa, anche nel più ottimistico dei casi, non l’avrei pensata».
Piano. A proposito di ottimismi e ottimisti non mancano voci su un possibile ripescaggio in seguito alla vicenda calcio-scommesse. Il neo d.s. sgombera subito il campo: «Esiste un solo piano in grado di riportare la Sampdoria in Serie A. Che piaccia o no, vale quello che ha detto il campo: sarà dura riabituarsi alla B dopo tanti anni, è un campionato diverso per durata, distribuzione degli impegni e quell’irrazionalità che ti induce a prestare attenzioni a tutti i particolari. Ma dobbiamo archiviare e accantonare il passato. Noi lavoreremo così, poi se ci saranno novità, dovremmo essere bravi a cambiare in corsa. Siamo giovani e non ci spaventeremo».
Occhi. «Mister Atzori è stato scelto 3 settimane fa – prosegue Sensibile -. Abbiamo avuto un paio di incontri, poi visto che il Novara e la Reggina si scontravano ai play-off, per 10 giorni non ci siamo sentiti per fermare sul nascere qualsiasi sospetto. Da oggi cominceremo a capire quanta Sampdoria considerare idonea per la Serie B, partendo innanzitutto da quello che abbiamo in casa. L’aspetto economico non è fondamentale, l’unico aspetto è quello di portare la Sampdoria in A. Con Gianluca dobbiamo guardare cosa ci dicono gli occhi dei giocatori. Parleremo, ci confronteremo e poi affronteremo il discorso del monte ingaggi complessivo, da adeguare alle norme della B. Dovremo fare tutto con logica, in maniera seria, motivata ed esclusiva sull’unico obiettivo che ci riguarda».
Bonus. Obiettivo nel quale confidano tutti i tifosi blucerchiati. «Io non mi aspetto crediti o bonus da parte del pubblico – mette in chiaro il dirigente -. È un dato di fatto che arrivano il d.s. che è andato in Serie A e l’allenatore che ha perso la finale proprio contro di lui, ma non ci aspettiamo niente. I bonus siamo intenzionati ad acquistarli nel tempo, sul campo. Ai tifosi chiedo soltanto di giudicare quello che vedranno, il lavoro e l’educazione; e do un consiglio: non giudicate notizie riportate male o costruite ad arte, giudicate i fatti. State tranquilli che ci saremo noi e ci metteremo la faccia, non scapperà nessuno di fronte alle responsabilità».
Incontri. Poi Sensibile torna sui colloqui con la rosa. «Pianificheremo i nostri incontri entro la settimana, cercando di incontrare tutti nel minor tempo possibile. Non ho ricevuto nessuna telefonata da nessun club per i nostri calciatori. Palombo? Sul capitano tante cose, giuste e meno. Angelo è l'unico a cui ho telefonato. Da fuori facevo fatica a capire la portata della situazione. L’ho chiamato quando era a Coverciano, gli ha fatto piacere perché era molto amareggiato e aspettava un segnale. Insieme abbiamo preso un impegno: tenere valide le cose che ci siamo dette io e lui. A parte qualche sms simpatico da parte sua, non ho più avuto modo di parlargli; spero di farlo presto insieme col mister per capire meglio tante cose. Palombo non è un problema per la Sampdoria, soprattutto se le volontà coincidono».
Fame. Una volta parlato coi "vecchi", occorrerà pensare alle caratteristiche dei nuovi. «Serve la fame – dice Sensibile sulle linee-guida – e da parte nostra massima attenzione nel cercare giocatori ancora in fase ascendente. Giocatori in discesa non interessano alla Sampdoria: è un criterio banale ma è la verità. Dovremmo raccogliere informazioni, fare un lavoro investigativo in modo che ogni giocatore costituisca un tassellino del mosaico che sarà protagonista. Il giocatore che fa 3 presenze nel momento topico vale quanto uno che fa 22 gol. Se hai fame di conquistarti qualcosa anche in quei 10 minuti che ti vengono concessi puoi cambiare 10 mesi di lavoro di un’intera società».
Organico. «Per la partenza del ritiro – continua il d.s. – proveremo ad allestire un organico quanto più vicino alla nostra idea. Da domani mattina metteremo il mister nelle condizioni di lavorare al meglio anche perché il ritiro è un momento fondamentale in fatto di cementazione di un gruppo. Le compartecipazioni? Alcune sono scomode? Il parere dei tifosi va rispettato e assecondato tramite l’interesse della Sampdoria. Nella valutazione verranno tenuti validi i criteri di sensazioni, di motivazioni nell’indossare quella maglia, senza dimenticare che l’unico obiettivo e fare il bene della Sampdoria».
Orgoglio. «Esprimere convinzione al primo colloquio, questo è l’aspetto fondamentale – conclude Sensibile in tema mercato -. L’istinto è quello di fare tabula rasa, poi la componente razionale ti porta a fare altre scelte. La vivacità è data dall'entusiasmo del mercato stesso. Per generare entusiasmo serve l’aiuto di tutte le sue componenti e qui ho subito trovato da parte di tutti una grandissima voglia di ripartire, ripartire dall’orgoglio di essere sampdoriani. Le cose riusciranno bene se si lavora di gruppo: tutti vogliamo portare la Sampdoria dove le compete».
Nella foto Pegaso, un momento della conferenza di Pasquale Sensibile.