Gasta fiducioso: «Non contano i moduli, ma la convinzione»
Il difensore blucerchiato è amareggiato per la sconfitta, ma non per la
prestazione: «Non abbiamo proprio nulla da rimproverarci: la squadra si è comportata in maniera straordinaria e il
rammarico sta solo nel risultato finale».
Affrontare un amico in campo da avversario non è cosa facile, ma contro l'Inter Daniele Gastaldello si è comportato in maniera egregia. Pazzini è un cliente difficile, lo sappiamo tutti, e per arginarlo ci è voluta davvero tutta l'abilità del centrale blucerchiato, che ha trionfato ai punti sull'amico-rivale per una sera. Non ne vuol però sapere di complimenti, lui, perché preferisce dividerli con il resto della squadra, autrice di un'ottima gara, nonostante il risultato finale non premi lo sforzo e l'impegno messi in campo contro i nerazzurri. «Il nostro primo tempo è stato perfetto, poi nella ripresa abbiamo sofferto un po' di più, ma era normale contro una grande squadra come l'Inter – spiega il difensore di Campodarsego -. La nostra è stata una prova di spessore: potevamo anche vincere, perché se quel palo fosse stato gol ora saremmo qui a discutere di un'altra partita».
Punizione. A tenere banco in mixed-zone è anche il fallo che è costato al Doria lo svantaggio: il contatto tra Gasta e Pazzini che Gervasoni ha sanzionato con la punizione fatale. «Non credo fosse fallo – racconta il 28 doriano -: io sono andato indietro per togliere l'appoggio a Giampaolo e lui è caduto. La cosa che mi amareggia di più è che a parti invertite questi falli non si fischiano. E se a questo aggiungiamo che l'arbitro ha dato il via libera mentre noi stavamo ancora sistemando la barriera, il dispiacere aumenta. Non dobbiamo attaccarci a queste cose però, sarebbe troppo facile: personalmente preferisco ripartire dall'ottima prestazione che abbiamo fornito oggi».
Prova. E dalla prestazione, appunto, Gastaldello prosegue la sua analisi, parlando sia della contesa di Marassi sia della settimana di allenamenti che l'ha preceduta: «La squadra si è comportata in maniera straordinaria, ha resistito alla pressione dell'Inter e ha avuto anche delle grosse occasioni per fare gol. La partita l'avevamo preparata proprio così, del resto, e per quasi tutti i 90 minuti abbiamo messo in pratica ciò per cui ci eravamo allenati. Purtroppo sapevamo anche che potevamo correre pericoli sui calci piazzati e alla fine è andata proprio così. L'unica cosa che ci fa rammaricare è proprio il risultato finale».
Convinzione. «Non sono i moduli che contano, ma la convinzione che abbiamo noi dentro – conclude poi rispondendo a chi chiede del nuovo assetto tattico a tre difensori -. Se entriamo in campo convinti di poter dare il massimo, riusciamo a mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Io sono fiducioso, perché abbiamo certi valori e lo abbiamo dimostrato anche contro l'Inter. Domenica la partita col Cesena sarà importantissima, ma non la voglio considerare uno scontro salvezza, perché la nostra squadra ha fatto vedere prestazioni ben oltre la salvezza, risultato che vogliamo comunque raggiungere al più presto».
Nella foto Pegaso, difensori a confronto: il blucerchiato Daniele Gastaldello accanto al nerazzurro Ranocchia.