Di Carlo: «Più cinici e concreti, facciamo 40 punti»
Il tecnico blucerchiato prova a tratteggiare il momento-no e a spiegare come uscirne: «Dobbiamo salvarci, il tempo delle parole è finito: parlare il meno possibile fuori e fare i fatti sul campo».
«Archiviare la sconfitta di mercoledì non è facile, abbiamo visto tutti come è andata». Ricominciamo. Cancellando la stracittadina e guardando oltre. Mimmo Di Carlo ci prova, in conferenza, a tratteggiare il momento-no e a spiegare la ricetta per tirarsi fuori dalle secche di una classifica che alla Sampdoria non compete. «Se la gara col Genoa non è stata interpretata nel modo giusto – continua il mister dalla sala stampa di Bogliasco – il primo responsabile sono io, poi vengono i giocatori. Ma adesso, tutti insieme, bisogna ripartire e fare il prima possibile punti-salvezza. È questo l’obbiettivo primario. E l’atteggiamento deve essere diverso da quello del derby».
Fatti. «I nostri tifosi e il nostro presidente – ammette il tecnico doriano – non si meritavano una partita del genere. Ieri ci siamo parlati, c’è stato un confronto nello spogliatoio e ne è uscito che la Samp è il primo pensiero di tutti noi. Se penso al mio futuro? Nient’affatto, ribadisco che penso alla Samp, penso alle energie e alle motivazioni da far ritrovare ai miei giocatori, una partita alla volta, per arrivare a 40 punti. Il tempo delle parole è finito: parlare il meno possibile fuori e fare i fatti sul campo».
Sodo. Il campo, appunto. «Il campo – spiega – è sempre il giudice di tutto: le qualità ci sono e noi dobbiamo reagire ancora. Ci serve continuità di risultati e di prestazione. La partita col Bologna poteva essere un inizio, il cocente passo falso nel derby ci ha riportato coi piedi per terra. Adesso non ci resta che badare al sodo: dobbiamo essere più cinici e più concreti, la squadra deve fare quello che sa fare anche perché abbiamo dimostrato di poter conquistare punti contro chiunque».
Problemi. L’infermeria, di contro, non ne vuole sapere di svuotarsi. E Di Carlo, suo malgrado, continua a fare i conti con un buon numero di acciaccati. «Oltre a Biabiany – prosegue -, ci sono problemi per Lucchini, Tissone e Zauri, probabilmente a Firenze non li avremo. Gastaldello invece sta un po’ meglio. Aspetteremo oggi e domani per cercare di allestire una formazione in grado di fare punti. Macheda? È un ragazzo giovane, bisogna dargli il tempo di crescere. Nel derby non solo lui non ha dato ciò che ci aspettavamo: tutta la squadra e in primis il tecnico ha interpretato la gara con meno agonismo degli altri e questo è inammissibile».
Pronti. «Il problema della condizione atletica non esiste – conclude l’allenatore di Cassino -. Sono cambiati i giocatori, qualcuno è stato fuori per infortunio, ma credo che più che il fisico conti l’aspetto mentale, anche perché tre sconfitte in una settimana più il derby hanno fatto male. Ora non ci resta che tirare fuori l’orgoglio e la determinazione contro la Fiorentina. Hanno vinto 4-2 a Palermo e con l’Inter non meritavano di perdere; Montolivo è tornato a livelli importanti, Mutu e Gilardino sono in crescita, hanno ritrovato giocatori e fiducia. Ma a prescindere da questo, i viola troveranno una Samp determinata, che deve farsi trovare pronta per questa partita».
Nella foto Pegaso, mister Di Carlo al "Mugnaini" di Bogliasco.