Grinta e cuore Primavera: Novara battuto 3-2 e superato
Bella vittoria dei ragazzi di Bruni, che superano i piemontesi sia in campo che in classifica grazie ai gol di Testardi, Krsticic e Masi. Sofferenza nella coda, ma alla fine arrivano i tre punti.
La gran parte delle riserve auree degli Stati Uniti si trovano nell'inespugnabile Fort Knox. La gran parte di quelle della Sampdoria Primavera di Luciano Bruni si trovano all'"Hans Christian Andersen" di Sestri Levante. Solo vittorie in questo 2011, ma se le ultime con Sassuolo e Modena erano state nette e arrivate al termine di partite dominate, questa contro il Novara ha dimostrato a tutti che i baby blucerchiati sanno anche soffrire e lottare con le unghie e i denti per portare a casa il risultato. Dopo un primo tempo tirato, chiuso con il rigore di Testardi, e una ripresa subito in discesa grazie alla reti di Krsticic e Masi, il Novara è infatti ritornato fuori, accorciando nel finale con Strizzolo e Beltrame, facendo così tremare i cuori blucerchiati fino alla fine, prima del fischio finale che porta alla causa doriana i tre punti e il sorpasso sullo stesso Novara. Può dunque festeggiare il croato Celjak, alla prima in blucerchiato e subito vincente.
Modulo. Orfana di capitan Muratore squalificato e di Zaza aggregato alla prima squadra, la Primavera si presenta alla sfida con un nuovo schema, diverso dalle ultime uscite casalinghe e molto più offensivo. L'impiego contemporaneo di Krsticic, Martinelli e D'Agostino dietro all'unica punta Testardi porta Obiang e Sampietro in posizione di diga in mezzo al campo; diga che funziona perfettamente ad arginare la mediana piemontese. La supremazia blucerchiata non si concretizza però in zona gol, perché il Novara, in particolare con il nigeriano Asiedu, mette in seria difficoltà Patacchiola e compagni, mostrando buoni colpi fin dal 4', quando colpisce l'esterno della rete.
Dischetto. L'attaccante del Novara è il più propositivo dei suoi e in altre due occasioni fa vacillare l'"Andersen": prima fa la barba al palo di Tozzo, poi il montante lo colpisce davvero, facendo tirare un sospiro di sollievo ai doriani. Con il passare dei minuti, il sollievo si trasforma però in bel gioco. D'Agostino prende per mano la squadra e sfrutta i tagli da sinistra a destra di Martinelli. Su un primo tentativo lo svizzero non arriva di un soffio; sul secondo viene steso in area da Montesano e si guadagna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Testardi che spiazza Steni e battezza così come meglio non potrebbe il proprio ritorno in blucerchiato.
Doppietta. La ripresa comincia così come si era conclusa la prima frazione: con il Doria padrone dei giochi. Neanche il tempo di battere il calcio d'inizio e D'Agostino scalda ancora i guantoni di Steni, prima di mostrarsi sempre più ispirato e servire Krsticic per il 2-0 che si insacca sotto la traversa. I ragazzi di Gattuso non ci stanno e cercano le reazione, ma, dopo una grande uscita bassa di Tozzo su Beltrame, incassano il tris doriano, ancora con D'Agostino protagonista. Il folletto doriano mette in mezzo il corner che il neoentrato Masi di testa tramuta nel gol che sembra chiudere i conti.
Sofferenza. Sembra soltanto però. Perché sul 3-0 il Novara a mente libera riprende in mano il pallino del gioco e, guidato dall'instancabile Asiedu, mette ancora in difficoltà Sampietro e compagni. I piemontesi vengono fermati dal bravo Tozzo in un paio di occasioni, ma al 35' trovano il meritato gol con il neoentrato Strizzolo che, dopo aver colpito il palo, deposita il pallone in rete a porta sguarnita. Il doppio vantaggio doriano dura pochissimo, perché 180 secondi dopo la prima rete piemontese, arriva anche la seconda, causata da uno sfortunato intervento di Tozzo che, fino a quel momento impeccabile, si fa sfuggire il tiro dalla distanza di Beltrame. Gli spettri di un'incredibile rimonta durano fino alla fine, ma dopo 5 minuti di recupero a festeggiare sono i ragazzi di Bruni che con questi tre punti possono guardare con ottimismo alla sfida di giovedì pomeriggio con il Livorno.
Sampdoria 3
Novara 2
Reti: 33' p.t. Testardi rig., 6' s.t. Krsticic, 16' s.t. Masi, 35' s.t. Strizzolo, 38' s.t. Tozzo aut.
Sampdoria (4-2-3-1): Tozzo; Celjak, Patacchiola, Lamorte (19' s.t. Messina), Martella; Sampietro, Obiang (10' s.t. Masi); Martinelli, Krsticic, D'Agostino (33' s.t. Rossi); Testardi. A disposizione: Negretti, Cancellotti, Galuppini, Baudo. Allenatore: Luciano Bruni.
Sassuolo (5-3-2): Steni; Artaria (13' s.t. Strizzolo), Francesca, Bellich, Montesano, Frigerio; Baldan, Bianchi, Branca (23' s.t. Panzeri); Beltrame (44' s.t. Elca), Asiedu. A disposizione: Bognetti, Annoni, Piccolroaz, Balzaretti. Allenatore: Giacomo Gattuso.
Arbitro: Zaoli di Napoli.
Assistenti: Pancrazi di Ragusa e Liturco di Collegno.
Note: ammoniti al 20' p.t. Baldan, al 21' p.t. Sampietro, al 30' s.t. Masi, al 48' s.t. Martinelli e al 49' s.t. Martella per gioco scorretto, al 9' s.t. D'Agostino e al 41' s.t. Testardi per comportamento non regolamentare; recupero 2' p.t. e 5' s.t.; spettatori 200 circa; terreno di gioco in buone condizioni.
Nella foto Pegaso, Vedran Celjak, all'esordio in blucerchiato, contrastato da Bianchi.