Fame di gol? Arriva Massimo “Big Mac” Maccarone
Dopo un lungo rincorrersi, l'esperto centravanti del Palermo si veste di blucerchiato a titolo definitivo e si porta in dote 152 gol segnati in carriera.
Fame di gol? Arriva Big Mac. Il Massimo, per prezzo e qualità. Il biglietto da visita del resto parla chiaro, parla di 136 reti in 394 partite ufficiali con le maglie di club e di 16 in 28 con quelle delle selezioni nazionali azzurre. In totale fanno 152. Tradotto: ogni 270 minuti circa, Maccarone timbra. Con estrema puntualità. E per una Sampdoria senza troppa confidenza con la rete avversaria (20 centri in altrettante sfide di campionato) non avrebbe potuto esserci uomo migliore. Esperto (compirà 32 anni il prossimo 6 settembre) ma fresco, destro naturale ma bravo anche col sinistro, il nuovo numero 32 del Doria di Mimmo Di Carlo è una prima punta atipica, che ama svariare su tutto il fronte d’attacco, e dunque spalla ideale della totalità dei compagni di reparto che troverà in blucerchiato.
Vialli. Un accostamento cromatico che dura da tempo. Da quando il suo nome comincia a circolare proprio in chiave doriana con insistente continuità e da quando, con la stessa frequenza, la Samp inizia a bucarla senza pietà (una volta con l’Empoli, due col Siena, una col Palermo, lo scorso 6 gennaio). Ma anche prima, molto prima. Quando nei pomeriggi di bambino della provincia novarese Massimo ammirava estasiato le gesta di un certo Luca Vialli, suo idolo incontrastato. Generosità, colpo di testa, rovesciate: il 9 della Sampd’oro, il piccolo centravanti provava ai imitarlo a suon di gol sui campi di Oleggio, gli stessi dove il Milan lo scova 13enne e lo veste di rossonero.
Inizi. Nelle giovanili del Diavolo, passa un quinquennio, sotto lo sguardo di Sacchi e Capello. «Per gli allenamenti a Linate, lo portavo alla stazione di Oleggio al mattino. Lui prendeva il treno per Milano e poi due pullman per arrivare a Linate. Idem al ritorno. Quando rincasava era già notte», raccontava la mamma Viviana. Un sacrificio che sarà ripagato. Una volta maggiorenne, Maccarone sceglie Modena e la possibilità di fare il militare al Centro atleti di Bologna; ma dura poco: è al Prato, in C2, che la punta esplode. Dal ’98 al 2000 (con in mezzo una brevissima parentesi a Varese), il bomber ancora di proprietà milanista segna 27 reti, guadagnandosi convocazioni nell’Under 20 e il doppio salto in Serie B, in compartecipazione.
Azzurro. Il passo è breve. Sul piano dei chilometri e pure della sostanza. Con l’azzurro dell’Empoli addosso, Massimo compone al fianco di Totò Di Natale una coppia formidabile e si conquista l’azzurro dell’Under del c.t. Gentile. Nel 2000/01 sigla 16 gol, nel 2001/02 ne fa 10 ma il bottino viene impreziosito dalla promozione empolese e, soprattutto, da una chiamata tanto esaltante quanto inusuale per un "cadetto". Tra il primo e il secondo tempo di Inghilterra-Italia Under 21, suona il telefonino del c.t. Gentile. È il c.t. Trapattoni: «Togli Maccarone, fallo riposare. Ho deciso di chiamarlo perché Vieri non sta bene». Senza aver mai messo piede in Serie A, il 27 marzo 2002, Maccarone fa il suo debutto in Nazionale contro l’Inghilterra dei grandi, a Leeds, procurandosi un rigore che Montella, un altro 9 doriano, segnerà per l’1-2 finale.
Big. E proprio la Gran Bretagna fa ancora capolino. L’asta che a giugno si scatena per il suo cartellino – passato totalmente all’Empoli dopo le buste di un anno prima – la spunta il Middlesbrough, che sborsando 13 milioni di euro ne fa l’acquisto più oneroso in quasi 130 anni di storia. Massimo Maccarone diventa semplicemente Big Mac. «Abbiamo acquistato il calciatore italiano che più assomiglia a Del Piero – ci va "piano" McClaren -. Gioca meravigliosamente bene: ha un gran potenziale e potrà farci crescere». In realtà, il rapporto col manager del Boro, non continua a rose e fiori. Sulla scia di Ravanelli, il calvo striker novarese diventa idolo del "Riverside Stadium", non delude in fatto di gol (15) e conquista il primo titolo messo in bacheca dal club: la Football League Cup. Ma qualcosa, a insaputa del centravanti, si rompe. E nel 2004 è già di ritorno.
Viaggi. Lo prende il Parma, in prestito proprio sul gong della chiusura del mercato, su suggerimento del mentore ai tempi di Empoli, Silvio Baldini. L’esonero del tecnico massese rovina i piani dell’emigrante di ritorno, costretto ad un altro cambiamento d’aria, provvidenziale però in ottica futura. A gennaio ’05, Siena lo accoglie per un girone soltanto, nel quale Big Mac si fa apprezzarne per qualità e feeling con la rete. Chiuso in parte da Hasselbaink e Viduka, il rientro alla base è buono soltanto in chiave europea: con 5 marcature conduce il Middlesbrough dritto dritto in finale di Coppa Uefa, poi persa contro il Siviglia. Malgrado il cambio d’allenatore, la situazione non migliora all’inizio del 2006/07 e di Maccarone si ricorda il Siena, che lo ingaggia a titolo definitivo e ne fa un autentico leader.
Entusiasmo. Il nuovo ritorno in Toscana non potrebbe essere più positivo: la Curva Robur lo acclama in stile gladiatorio («Massimo, Massimo, Massimo!»), i bianconeri si salvano per tre stagioni di fila e il numero 32 ripaga come sa, ovviamente a suon di gol. Saranno 49 alla fine di un campionato 2009/10 concluso con un’amara retrocessione e con una partenza dolorosa. Gol di qualsivoglia natura – destro, sinistro, testa, al volo, a giro, in area, da fuori, da fermo -, un repertorio balistico da attaccante completo, forte e imprevedibile, dal colpo sempre in canna. Un bomber maturo sì ma ancora brillante, che la breve e deludente esperienza palermitana intende metterla alle spalle. E vuole cominciarne una nuova, cranio lucido, idee chiare e l’entusiasmo di quando guardava Luca Vialli in tv.
Massimo Maccarone: la scheda
Luogo e data di nascita: Galliate (Novara), 06/09/1979
Altezza: cm 180
Peso: kg 70
Ruolo: attaccante
Stagione | Squadra | Presenze | Gol |
2010/11 | Palermo (Serie A) | 18 | 2 |
2009/10 | Siena (Serie A) | 37 | 12 |
2008/09 | Siena (Serie A) | 30 | 9 |
2007/08 | Siena (Serie A) | 35 | 13 |
Gen. 07 | Siena (Serie A) | 11 | 6 |
2006/07 | Middlesbrough (Premier League, Inghilterra) | 7 | 1 |
2005/06 | Middlesbrough (Premier League, Inghilterra) | 17 | 2 |
Gen. 05 | Siena (Serie A) | 17 | 6 |
Ago. 04 | Parma (Serie A) | 7 | – |
2004/05 | Middlesbrough (Premier League, Inghilterra) | – | – |
2003/04 | Middlesbrough (Premier League, Inghilterra) | 23 | 6 |
2002/03 | Middlesbrough (Premier League, Inghilterra) | 34 | 9 |
2001/02 | Empoli (Serie B) | 33 | 10 |
2000/01 | Empoli (Serie B) | 35 | 16 |
Set. 99 | Prato (Serie C2) | 31 | 21 |
1999/00 | Varese (Serie C1) | 3 | – |
Set. 98 | Prato (Serie C2) | 24 | 6 |
1998/99 | Modena (Serie C1) | – | – |
1997/98 | Milan (Sett. Giov.) | – | – |
Nella foto Pegaso, Massimo Maccarone in azione con la maglia del Palermo.