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I rigori di Coppa sorridono al Doria, Udinese battuta

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I rigori di Coppa sorridono al Doria, Udinese battuta

Mille emozioni a Marassi: blucerchiati avanti con Macheda, presi da Isla nel finale e superati ai supplementari da Denis. Espulso Dessena, Pazzini fa 2-2 poi Da Costa vola e regala i quarti di Tim Cup.

19_palombo-sanchezAltro che l’inno di Mameli. La colonna sonora che calza a pennello per Sampdoria-Udinese è del britannico Limahl. S’intitola Never Ending Story. Ovvero la Storia infinita. È la storia dell’eterna lotta tra blucerchiati e bianconeri, storia che si arricchisce di un nuovo, emozionante capitolo. Quello di un pomeriggio che diventa sera e regala una dolce qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Bari o più probabilmente Milan il prossimo avversario tra una settimana, ancora tra le mura amiche del "Ferraris", teatro di una partita da cuori forti. O da montagne russe. In cui il Doria ha fatto e disfatto: fino all’89’ era ok grazie al vantaggio di Macheda a metà della prima frazione, al 9’ del primo supplementare era out e con un uomo in meno e alla lotteria dei rigori ha dovuto penare per gioire, alla fine, grazie al duo latinoamericano Da Costa-Tissone.

Kiko. La partenza è di quelle incoraggianti. Al 5’ Pazzini stacca di testa su cross dalla destra di Mannini; al quarto d’ora ancora l'esterno viareggino centra, stavolta rasoterra, dalla fascia, ma né il PazzoKiko trovano il pallone. Non c’è due senza tre, al minuto 23 il canovaccio è lo stesso. Macheda allarga per Mannini, traversone destro per il bomber di Pescia che di punta alza troppo la mira. Il gioco stagna ma le fiammate sono tutte del Doria e di un Macheda incontenibile. Come poco prima della mezzora – parato – e poco dopo la mezzora: gol. Kiko va via nello stretto a Zapata e beffa Belardi, tirando col sinistro ma toccando col destro. Lo striker fa festa per il primo centro blucerchiato, la Sud intona il suo nome. E ne ha ben donde: la Samp va avanti all'intervallo e pure con merito.

Cambi. Dopo aver testato i riflessi di Da Costa, su punizione nel recupero, Di Natale lascia il posto a Sanchez.  È il secondo cambio per i bianconeri che già sul finire della prima frazione avevano perso Angella sostituito da Armero. Anche la Samp cambia per necessità: fuori Gastaldello acciaccato, dentro Volta. A livello tattico non cambia nulla, cambia, invece, la trama della partita. A farla, ora, è l'Udinese e i blucerchiati vanno di rimessa. Come al 15’ quando Pazzini sfrutta un buco centrale di Zapata, s’invola verso Belardi ma spara sopra la traversa.

Sprechi. A proposito di spari, Sanchez, quando scappa, per fermarlo servirebbe una pistola. Volta ne è sprovvisto e allora usa l'arma del tackle: giallo appena fuori l'area di rigore e punizione thrilling, che Cuadrado sciupa malamente. Passato lo spavento, escono Macheda (tra gli applausi) e Badu, entrano Tissone e Isla. Palombo prova sorprendere Belardi da fermo al 39’, Pazzini in movimento al 43' ma per il bomber non è serata: Poli lo serve sul filo del fuorigioco ma il 10 angola troppo. La Samp spreca, Isla no. Il cileno raccoglie palla al centro dei 16 metri e col piatto supera Da Costa. L’1-1 è una mazzata e il rischio extra-time diventa realtà.

Sotto. Si riparte, passa un niente e un corner friulano diventa letale. Denis è il più lesto di tutti e di testa firma il sorpasso. Il pari immediato potrebbe segnarlo subito un inesauribile Mannini in spaccata: Belardi si allunga alla grande come su Guberti una manciata di minuti dopo. Di Carlo butta Pozzi nella mischia, il clima si surriscalda, Celi non fischia un fallo che sia uno. Dessena ne applaude ironicamente l'operato e viene espulso. Pazzini conferma la serata-no e su punizione dal limite allo scadere del primo supplementare scheggia il legno a Belardi battuto.

Rigori. Serata che dà sempre un'opportunità perché al 3’, dopo un gol divorato da Cuadrado, Poli viene atterrato in area, Celi indica il dischetto e il Pazzo non sbaglia: 2-2, sembra – appunto – la Storia infinita. Da Costa vola su Isla come Falkor il Fortunadrago e el Niño sfiora l'incrocio proprio sul filo di lana. Niente da fare, si va ai rigori come due anni fa al "Friuli". Sotto la Sud, per primo si presenta proprio Sanchez: gol. Mannini pure. Segnano Abdi, Pozzi, Inler, Guberti, Armero. Ziegler la spedisce alta. Denis ha il match-ball e Da Costa lo neutralizza con la manona. Pazzini spiazza Belardi. Da Costa miracoleggia ancora su Isla. Ora tocca a Tissone: cucchiaio, 7-6 e la gioia esplode. La storia non è finita.

Sampdoria 7
Udinese      6
Reti: 31' p.t. Macheda, 45' s.t. Isla, 1' p.t.s. Denis, 3' s.t.s. Pazzini rig.
Rigori: Sanchez gol, Mannini gol, Abdi gol, Pozzi gol, Inler gol, Guberti gol, Armero gol, Ziegler fuori, Denis parato, Pazzini gol, Isla parato, Tissone gol.
Sampdoria (4-4-2) : Da Costa; Dessena, Gastaldello (7' s.t. Volta), Lucchini, Ziegler; Mannini, Palombo (3' p.t.s. Pozzi), Poli, Guberti; Macheda (28' s.t. Tissone), Pazzini. A disposizione: Curci, Accardi, Koman, Fornaroli. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Udinese (3-5-2): Belardi; Angella (39' p.t. Armero), Zapata, Coda; Cuadrado, Badu (32' s.t. Isla), Inler, Pasquale; Di Natale (1' s.t. Sanchez), Denis. A disposizione: Koprivec, Corradi, Asamoah, Pinzi. Allenatore: Francesco Guidolin.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Assistenti: Galloni di Lodi e Viazzi di Imperia.
Quarto ufficiale: Banti di Livorno.
Note: espulso al 9' p.t.s. Dessena per proteste; ammoniti al 5' s.t. Mannini, al 18' s.t. Volta, al 25' s.t. Poli, al 15' p.t.s. Coda, al 7' s.t.s. Cuadrado e al 10' s.t.s. Tissone per gioco scorretto, al 47' s.t. Sanchez per proteste; recupero 2' p.t. e 2' s.t, 1' p.t.s. e 1' s.t.s; spettatori 5.082; terreno di gioco in buone condizioni.

Nella foto Pegaso, capitan Palombo attacca alle spalle l'udinese Sanchez.

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