Palombo non cerca alibi: «Ci vuole più cattiveria»

Il
capitano punta il dito contro la fragilità blucerchiata nei momenti
topici della partita: «Se vuoi venire a Palermo a fare punti, devi
farlo con un altro atteggiamento. Ora, però, pensiamo a reagire».

«Poche
storie: ci vuole più cattiveria». Ci mette la faccia, il capitano.
Ovviamente deluso e amareggiato per il primo passo falso dell'anno
solare, Angelo Palombo non cerca alibi o giustificazioni. «Oggi siamo mancati sul
piano del carattere – ammette dalla mixed-zone del "Barbera" il
numero 17 blucerchiato -. Se vuoi venire a Palermo a fare punti, devi
farlo con un altro atteggiamento, con un altro spirito. Dispiace per
il passivo, il 3-0 è pesante e forse anche immeritato, ma non ci
giustifichiamo: dovevamo interpretare la gara in modo differente,
soprattutto nelle difficoltà».

Fragilità.
Ed è proprio lì che capitan Palombo punta il dito, contro la
fragilità doriana nei momenti topici della partita. «Allo
svantaggio avremmo dovuto reagire in un'altra maniera, di sicuro con
maggior cattiveria. Anche perché – sottolinea il mediano – quando
abbiamo preso gol, sia il primo di Miccoli sia il secondo di
Migliaccio, avevamo tutto il tempo per rimontare».

Reagire.
«Samp senza Cassano e quindi senza qualità? Credo sia normale –
conclude -, ma proprio perché Antonio è andato via dobbiamo tutti
dare quel qualcosa in più che oggi è mancato. Macheda? Se, come
sembra, arriverà credo ci sarà molto utile. Indipendentemente dai
singoli, però, noi dobbiamo guardare oltre come squadra: ora
pensiamo alla partita con la Roma e soprattutto pensiamo a reagire».

Nella foto Pegaso, la delusione di capitan Palombo al fischio finale di Palermo-Doria.