Pazzini e doppio Guberti, la Sampdoria affossa il Bari
Sotto la pioggia di Marassi, i blucerchiati battono per 3-0 i biancorossi fanalino di coda della Serie A e raggiungono Inter, Roma e Palermo al quinto posto, a quota 23 punti in classifica.
Tre gol, tre punti e via così. Bari affossato e Sampdoria che viaggia verso le zone nobili della classifica di Serie A. Dall'ora del tè di quest'uggiosa domenica d'inizio dicembre, i ragazzi di mister Di Carlo stazionano a quota 23, là dove osano Inter, Roma e Palermo, al quinto posto, e tornano a sorridere, a distanza di quattro giorni dall'uscita dall'Europa. Di motivi per farlo, dopo il perentorio 3-0 con cui il Doria si è liberato dei biancorossi, ce ne sono parecchi: la voglia di vincere, Pazzini che continua a segnare, Guberti che torna a segnare, una difesa – la migliore del campionato – che non subisce. Il rovescio della medaglia parla di una sfida presto in discesa per via di un rigore dubbio e un'espulsione affrettata: episodi letali per gli ospiti, episodi sfruttati – finalmente, dopo Kharkiv e Lecce – a dovere dopo la superiorità numerica di marca blucerchiata.
Avanti. I galletti di Ventura e degli altri ex – Rossi, Donati, Padelli – si presentano a Marassi pieni di cerotti e perdono un altro doriano del recente passato, Raggi, nel riscaldamento. La Samp non è da meno: oltre ai soliti Zauri, Semioli e Padalino, Di Carlo deve rinunciare a Lucchini e, almeno inizialmente, all'acciaccato Pozzi. Volta e Marilungo partono titolari e i blucerchiati partono forte: Tissone spaventa Gillet dal limite, Palombo prima calcia alle stelle e poi impatta sul corpo di Masiello. Tutto nei primi 10 minuti, tutto soltanto rimandato. Di poco però: al quarto d'ora, Cacciatore crossa dalla destra, Rossi intercetta con il braccio e Rubino, il secondo assistente di Pierpaoli, punta la bandiera verso il dischetto. Giallo per il barese, classiche proteste, ma il Pazzo non perdona. Il magic moment del bomber continua: sesto gol nelle ultime 4 partite, che in totale fa 47 in 81. Numeri da capogiro.
Rossi. Il Doria prova a legittimare la propria supremazia, il Bari si limita a contenere. E lo fa senza affanno almeno fino alla mezzora, quando un corner biancorosso scatena l'impensabile se rapportato al clima d'amicizia che si respira sotto la pioggia di Marassi, sugli spalti e non solo. A fare le spese della piccola mischia al cospetto della Sud sono Curci e il già ammonito Rossi: Pierpaoli fa il severo, giallo per entrambi e l'ex doriano deve uscire, seguìto poco dopo da Ventura, allontanato per proteste tra gli applausi del "Ferraris". Applausi inevitabili accompagnano anche il volo di Gillet, che si supera al 36' salvando sull'involontario tentativo d'autorete di Belmonte.
Tris. Cambia la porta, non la sostanza: passa un niente dal fischio d'inizio della ripresa e Gillet esplode di reattività sul mancino di Pazzini. Ventura le proprie indicazioni le impartisce dalla tribuna d'onore: fuori D'Alessandro e Rana, dentro Almiron e Alvarez. Ma a segnare, all'11', è la Sampdoria, con un altro ex di giornata: Stefano Guberti, che s'inventa un golaço che un tempo si sarebbe detto alla Del Piero. La parabola dalla mancina va infilarsi al sette opposto, dove il piccolo portiere di Liegi proprio non può arrivare. Tradito da una deviazione di Gazzi, 300 secondi dopo, Gillet deve inchinarsi ancora una volta al rispettoso ex compagno Guberti – che non esulta – e al tris blucerchiato.
Bagnati. Sul 3-0, Di Carlo cambia: Mannini e Pozzi rilevano Koman e Marilungo. Il Bari da rosso di rabbia, passa a un bianco pallido; la Samp non affonda. E la partita sembra aver poco o nulla da aggiungere. Se non fosse per il Pazzo che, invidioso della doppietta dell'esterno sardo (sostituito da Accardi al 32'), ci prova fino all'ultimo ad eguagliarlo: Gillet non ne vuole sapere così come un lob di Alvarez, che a tu per tu con Curci manca il punto della bandiera. Finisce così, coi cori di reciproca stima tra opposte tifoserie. Finisce coi blucerchiati a braccia alzate, bagnati e – per una volta – fortunati. Ma la buona sorte – si sa – bisogna essere bravi ad andarsela a cercare.
Sampdoria 3
Bari 0
Reti: 17' p.t. Pazzini rig., 11' e 16' s.t. Guberti.
Sampdoria (4-4-2): Curci; Cacciatore, Volta, Gastaldello, Ziegler; Koman (24' s.t. Mannini), Palombo, Tissone, Guberti (32' s.t. Accardi); Pazzini, Marilungo (26' s.t. Pozzi). A disposizione: Da Costa, Dessena, Poli, Rossini. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Bari (4-4-2): Gillet; A. Masiello, Belmonte, M. Rossi, Galasso; D'Alessandro (8' s.t. Almiron), Donati, Gazzi, Pulzetti; Rivas (17' s.t. Caputo), Rana (8' s.t. Alvarez). A disposizione: Padelli, Crimi, Strambelli, Romero. Allenatore: Giampiero Ventura.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze.
Assistenti: Galloni di Lodi e Rubino di Salerno.
Quarto ufficiale: Gallione di Alessandria.
Note: espulso al 32' p.t. M. Rossi per doppia ammonizione e al 34' p.t. Ventura per proteste; ammoniti al 15' p.t. M. Rossi per gioco scorretto e al 32' p.t. Curci per comportamento non regolamentare; recupero 3' p.t. e 2' s.t.; abbonati 18.543, paganti 2.334; terreno di gioco in pessime condizioni.
Nella foto Pegaso, il rigore trasformato da Giampaolo Pazzini per l'1-0 blucerchiato.