Pazzini risponde a Robinho e la Samp ferma il Diavolo
Termina con un 1-1 l'anticipo del "Ferraris". Passati in svantaggio sul finire del primo tempo per un gol del brasiliano, i blucerchiati pareggiano meritatamente i conti grazie al bomber di Pescia.
Lo
Spirito Samp ferma la corsa del Diavolo. Sembra materia di fede,
religione ed esorcismi; è, invece, quello che è accaduto nel gelo
di Marassi nel primo anticipo della quattordicesima di A. Sceso a
Genova forte del primato e dei 5 successi consecutivi tra campionato
e Champions, il Milan dei tre mediani e di un grande Ibra si conferma
squadra in forma; la Sampdoria squadra dalla mezze misure, ermetica,
grintosa e imbattuta contro le big. E così, al termine di una
partita senza un attimo di tregua, esce un 1-1 capace di accontentare
tutti: a Robinho, in gol sul finire della prima frazione, risponde Giampaolo Pazzini, al quarto centro in una settimana e bestia nera milanista tra i torrioni rossi del "Ferraris".
Pressione.
Di Carlo si gode il ritorno di Palombo a metà-campo, piazza Volta
laterale destro di difesa, Mannini e Guberti all'ala e Marilungo a
far coppia con Pazzani. Allegri sceglie Bonera e Boateng; con
Ibrahimovic c'è Robinho. Proprio Boateng e Ibra sono i primi a tentare dalla
distanza: Curci è subito reattivo. Quando attacca, il Milan va di
fioretto, quando difende usa la sciabola: l'aggressività rossonera
sui portatori di palla blucerchiati vieta alla Samp di rendersi
pericolosa dalle parti di Abbiati. Al 22' Curci ci mette la manona
sul destro maligno di Robinho. La pressione milanista pesa, la difesa
blucerchiata regge. E quelli là davanti provano a combinare qualcosa
ma con Nesta e Thiago Silva nessuno fa vita facile.
Pari.
L'equilibrio si spezza al 43': il pacchetto arretrato doriano manca
di reattività, Ibrahimovic sgroppa sulla destra a testa alta, vede
Robinho e lo serve. Il brasiliano tira di prima intenzione e segna lo
0-1 sul palo lontano, senza possibilità di miracolo da parte di
Curci e senza ormai più tempo, per il Doria, di abbozzare
un'immediata reazione. C'è tutta una ripresa che Palombo e soci
cominciano volitivi all'attacco. E, poco prima del quarto d'ora, vengono
giustamente premiati: il pareggio lo firma il Pazzo, ancora lui, per
la terza volta consecutiva a punire il Diavolo sotto la Sud.
L'origine è un corner dalla mancina di Ziegler, Gastaldello svetta e
il bomber di Pescia, al volo, di destro, non perdona.
Ritmo.
L'1-1 è un toccasana per il Doria. A stretto giro di posta Di Carlo
richiama Guberti e Marilungo per Koman e Pozzi. Ed è proprio il
romagnolo in calzamaglia a costringere Abbiati al miracolo: la girata
di testa del numero 9 su assist dell'altro neoentrato trova una
risposta da campione dell'estremo rossonero. I ritmi sono frenetici,
nessuno, tra i 22, si risparmia e molla un millimetro. Con le fasce
bloccate, il Milan va per vie centrali: ancora Curci alla mezzora
toglie un gol fatto dal palmares personale dell'ex Seedorf, che
Ambrosini gli aveva messo di fronte solo soletto.
Giusto.
I milanisti tornano a spingere con prepotenza, il Doria, compatto e concentrato, fatica a uscire dal
guscio della sua trequarti. Per il combattutissimo epilogo, Di Carlo
si cautela con Accardi terzino sinistro, avanzando Ziegler in
un'ormai inedita posizione di esterno di centrocampo e dirottando
Koman sulla corsia di destra. Allegri, invece, cambia solo allo
scadere: dentro vanno Flamini e Ronaldinho, fuori Boateng e Seedorf.
Non cambia, però, il risultato: è 1-1 – con brivido finale su
destro di Robinho -; è 1-1 giusto, giustissimo così.
Sampdoria
1
Milan
1
Reti:
43' p.t. Robinho, 14' s.t. Pazzini.
Sampdoria
(4-4-2): Curci; Volta, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Mannini (41'
s.t. Accardi), Palombo, Tissone, Guberti (20' s.t. Koman); Marilungo
(22' s.t. Pozzi), Pazzini. A disposizione: Da Costa, Dessena, Poli,
Cacciatore. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Milan
(4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Bonera; Gattuso,
Ambrosini, Boateng (45' s.t. Flamini); Seedorf (45' s.t. Ronaldinho);
Robinho, Ibrahimovic. A disposizione: Amelia, Strasser, Jankulovski,
Zambrotta, Yepes. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro:
Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti:
Nicoletti e Romagnoli di Macerata.
Quarto
ufficiale: Peruzzo di Schio.
Note:
recupero 0' p.t. e 4' s.t.; abbonati 18.543, paganti 8.277; terreno
di gioco in pessime condizioni.
Nella foto Pegaso, Giampaolo Pazzini nella morsa milanista di Ambrosini e Thiago Silva.