U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Il Catania blinda la porta, al “Ferraris” finisce 0-0

News

Il Catania blinda la porta, al “Ferraris” finisce 0-0

Sotto la pioggia, la Sampdoria attacca per tutta la durata dell'incontro ma non riesce a scardinare la difesa rossazzurra. I blucerchiati, tra i quali si rivede Fornaroli, salgono a quota 15 punti in classifica.

07_tissone-ledesmaNon perde (quasi) mai, vince col contagocce, pareggia un sacco. Crea tanto, segna poco, subisce ancora meno. Dicono questo i dati della Sampdoria formichina di Mimmo Di Carlo, saldamente nella parte sinistra della classifica (sesto posto con 15 punti all'attivo) ma ancora una volta costretta, dopo l'Europa League, a masticare amaro per un pari a rete bianche tra le mura amiche di Marassi. Contro un avversario perennemente arroccato in difesa, riuscire a scardinare la porta del Catania s'è fatta impresa ardua per i ragazzi in blucerchiato; una mission impossible che, malgrado lo spirito e la volontà, le tante occasioni e persino la ricerca del bel gioco, si conferma tale fino al triplice fischio di Giannoccaro.

Sciolti. Sotto una pioggerellina fina ma insistente, i ritmi sono alti fin da subito e dopo 57 secondi Zauri si deve già immolare in spaccata su girata volante di Mascara. Corso il primo pericolo, la Samp gioca sciolta e al 5', lanciato a rete in solitaria da Tissone, Marilungo viene ostacolato da Silvestre. Secondo il fischietto salentino niente di che. Pazzini e lo stesso Guido si cercano là davanti, Koman e Guberti si danno un gran daffare sulle corsie laterali mentre la diga centrale Palombo-Tissone svolge al meglio il proprio compito in mezzo alle maglie rosse.

Insistenza.
Al quarto d'ora, Bellusci si pappa un gol fatto su angolo dalla destra di Mascara: la mira del suo colpo di testa è a dir poco approssimativa. Intorno alla mezzora la spinta blucerchiata comincia a farsi più veemente, ma è il Catania, al 34', a rialzare la testa in contropiede e a costringere Zauri al secondo, prodigioso recupero di giornata. Poi Gastaldello mette la museruola a Maxi Lopez e la fiammata rossazzurra resta isolata. Giampaolo invita i suoi a salire: una fatica terribile perché il Doria continua a mantenere il pallino. La manovra è fluida e ariosa a dispetto di un terreno particolarmente insidioso. Niente gol però, almeno fino all'intervallo.

Applausi. Il primo tempo sembra non si mai finito: la falsariga dell'avvio ripresa è sempre la stessa, ovvero un piacevole monologo doriano alla disperata ricerca del vantaggio. La difesa etnea si barcamena un po' alla rinfusa ma in maniera piuttosto efficace come quando Andujar vola, all'11', sul destro a giro di Guberti. Solo applausi ed esultanze strozzate nella gola. Applausi che si ripetono poco dopo per l'ingresso in campo del vecchio amico Delvecchio, dentro per Ledesma. L'intensità cala, allora anche Di Carlo cambia inserendo Poli e Mannini per Tissone e Guberti.

Scemare. Al 29', Koman segna ma dopo un mani di Marilungo: annullato; Delvecchio spaventa Curci da calcio d'angolo del neoentrato Llama. I blucerchiati si allungano, attaccano con meno vigore, l'impeto va a scemare ma nessuno, in casa Samp, smette di crederci. Nella mischia va anche l'acclamatissimo Tuna Fornaroli, che fa subito ammonire Silvestre e si conquista una punizione sulla quale va Ziegler e Andujar si supera sul proprio palo. È, purtroppo, l'ultimo sussulto di uno 0-0 ricco di rimpianti; il secondo in tre giorni, il terzo in questo campionato doriano dei piccoli passi.

Sampdoria 0
Catania      0
Sampdoria (4-4-2)
: Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Koman, Palombo, Tissone (23' s.t. Poli), Guberti (23' s.t. Mannini); Marilungo (42' s.t. Fornaroli), Pazzini. A disposizione: Da Costa, Dessena, Accardi, Volta. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Catania (4-1-4-1): Andujar; Potenza, Bellusci, Silvestre, Alvarez; Carboni; Gomez (41' s.t. Ricchiuti), Izco, Ledesma (14' s.t. Delvecchio), Mascara (30' s.t. Llama); M. Lopez. A disposizione: Campagnolo, Antenucci, Marchese, Martinho. Allenatore: Marco Giampaolo.
Arbitro: Giannoccaro di Lecce.
Assistenti: Ayroldi di Molfetta e Iori di Reggio Emilia.
Quarto ufficiale: Tozzi di Ostia Lido.
Note: ammoniti al 23' p.t. Marilungo, al 32' s.t. Potenza e al 44' s.t. Silvestre per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 3' s.t.; abbonati 18.543, paganti 2.285; terreno di gioco in non perfette condizioni.

Nella foto Pegaso, duello argentino a centrocampo tra Tissone e Ledesma.

altre news