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Koman racconta la gara: «Abbiamo dettato noi il gioco»

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Koman racconta la gara: «Abbiamo dettato noi il gioco»

Il giovane centrocampista ungherese è decisamente felice per la vittoria, a cui ha contribuito in maniera importante: «Quando sono entrato sapevo che potevamo vincere, sono davvero contento».

17_koman-santanaOggi contro la Fiorentina si è vista ancora una volta una Sampdoria in edizione linea verde, con gli innesti di Koman e Marilungo a cambiare i giochi a gara in corso, dando alla squadra quelle velocità ed imprevedibilità tipiche dei ragazzi di giovane età come loro. Oggi i due hanno dimostrato le loro qualità e l'ungherese, intervistato in mixed-zone, ha mostrato tutta la sua gioia per la vittoria sui viola di fronte ai giornalisti nella pancia del "Ferraris". Grazie anche a lui, la Sampdoria, fino a questo momento spesso raggiunta nel finale, finalmente vede le cose anche dall'altro lato, dal lato di chi le partite le recupera: «Ringrazio tutti per i complimenti – ha cominciato Koman -: io ho fatto del mio meglio, ma l'importante era vincere. Sono contentissimo che ci siamo riusciti».

Sensazioni. Non è da tutti entrare a partita in corso e farsi trovare subito pronto e reattivo su ogni pallone. Koman però oggi c'è riuscito. Il suo segreto? Forse la convinzione, perché, a quanto racconta il giovane Vladimir, la voglia di vincere non è mai mancata alla squadra, neppure in svantaggio:«Quando sono entrato in campo, sapevo che avremmo potuto ribaltare il risultato, me lo sentivo – ha spiegato -. Nonostante lo svantaggio, abbiamo quasi sempre dettato noi il gioco e non siamo riusciti a pareggiare prima solo perché sfortunati davanti a Frey, che è stato bravissimo».

Umiltà. Anche su gli obiettivi a medio termine della sua stagione Koman non si scompone e, come racconta, ciò che importa è imparare sempre di più giorno dopo giorno. E risponde pacatamente anche a chi chiede se ora pretenderà un posto da titolare: «No, assolutamente, non mi aspetto nulla. Il mio compito è farmi trovare pronto ogni volta che vengo chiamato in causa, poi starà al mister decidere. Come ho già detto, ciò che importa più di ogni altra cosa è aver vinto la gara».

Nella foto Pegaso, Vladimir Koman punta il viola Santana.

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