Palombo: «Io e Pazzini, la soddisfazione è immensa»

Il capitano della Samp festeggia: «Sono in nazionale grazie ai compagni e grazie alla società. E andare in azzurro insieme Giampaolo è una gioia che diventa doppia».

Eccolo qui, Angelo Palombo. Di nuovo in viaggio verso Coverciano, dopo l'ultima partenza verso la Toscana datata settembre, qualche settimana prima di farsi male contro la Juventus.

Telefonate e soddisfazioni. Il capitano, nel giro azzurro targato Lippi, ci è quasi sempre entrato nell'era post-Mondiale, e la continuità dei suoi gettoni in Nazionale era stata interrotta solo dal brutto guaio fisico subito a Marassi in ottobre. Prova ne furono le telefonate che arrivarono ad Angelo direttamente da Lippi, dopo il ko contro i bianconeri. Prova ne fu la telefonata che arrivò al capitano direttamente da Lippi, al momento del rientro, a fine novembre. Oggi, telefonate probabilmente Palombo non ne ha ricevute, ma la cartolina da Coverciano sì. E allora eccolo qui, Angelo Palombo. In viaggio verso Firenze con Giampaolo Pazzini. «E' una bella soddisfazione – racconta -, dopo i problemi che ho vissuto quest'anno, sia personalmente, che a livello di squadra, mi fa davvero piacere. Penso ad esempio all'infortunio rimediato contro la Juve e al rendimento altalenante della Samp: è bello adesso poter guardare indietro e pensare che è tutto lontano. La Nazionale, poi, rappresenta sempre un punto di arrivo fondamentale nella carriera di un calciatore e sono felice di poter rispondere ad una nuova convocazione».

Io, Giampaolo e gli altri. Per chiudere, i ringraziamenti ai compagni e allo staff. «Quando un giocatore ottiene un risultato simile, non è mai solo merito suo. Ringrazio quindi tutti i compagni e tutta la società, che sta vicino a noi ragazzi e ci mette nelle condizioni ideali per migliorarci sempre. Andare a Coverciano con Pazzini? Gioia doppia, vuol dire che stiamo facendo bene tutti».

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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo festeggia a Torino insieme ad Andrea Raggi.