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Samp a testa alta, ma Di Vaio regala tre punti al Bologna

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Samp a testa alta, ma Di Vaio regala tre punti al Bologna

Giornata storta per il Doria, che a Bologna non sfigura ma viene punita oltre i propri demeriti dalla vena del capocannoniere del torneo: la sua tripletta significa sconfitta.

08_pazzinibombardiniBologna-Sampdoria è un imprevisto e improvviso ritorno al passato, dopo la doppia sbronza con Milan e Inter. Finisce male, malissimo, e sembra una di quelle partite che anche a giocarle bene, beh, non si vince. Decide Marco Di Vaio, che da 16 (intesi come gol in campionato) passa a 19: il 3-0 del Dall'Ara è tutta roba sua.

Una buona Samp. Se da un lato le promesse non erano delle migliori – le squalifiche di Palombo, Franceschini e Padalino, oltre al rischio di non saper gestire le emozioni dei giorni scorsi e il nuovo infotunio di Lucchini già nel primo tempo -, dall'altro il pomeriggio offre comunque una Sampdoria maturata, che cerca il suo gioco e fa la partita. E' che non segna, e alla fine rimane solo questo il dettaglio che fa la differenza.

Lo svantaggio. Un Bologna timido, forse nervoso per una vittoria che manca da mesi, si ritrova d'improvviso quando Di Vaio è al posto giusto su una deviazione di Mutarelli: sta finendo il primo tempo, Sammarco (liberato da Cassano dopo un niente) e Pazzini (anticipato all'ultimo istante) erano solo riusciti a spaventare Antonioli, e il tocco di testa da mezzo metro scompagina ogni piano.

Occasioni. Ha anche avuto il merito di non smarrire il senno, la Samp, ma di continuare – come nulla fosse successo – a cercare le proprie soluzioni. Dominio territoriale, possesso palla, un filo d'imprecisione in qualche passaggio: ma nel complesso il pareggio ci starebbe anche, tanto più quando Pazzini anticipa Lanna ma non trova la porta in diagonale, o su una botta di Ziegler che Antonioli alza in corner d'istinto, oppure ancora quando Cassano danza in area intorno a Zenoni e incrocia a colpo sicuro sul palo lontano. Fuori, purtroppo.

La beffa. E' la falsariga del secondo tempo, vissuto nella metà campo davanti alla curva con i tifosi blucerchiati, e la beffa sta nella coda: un contropiede (inutile dirlo, Di Vaio) sfumato d'un soffio, due – uno dietro l'altro – senza via di fuga. Di Vaio sempre più capocannoniere, il Doria inciampa dopo le botte d'adrenalina firmate Cassano-Pazzini. D'accordo. Ma quella che esce dal Dall'Ara è comunque una squadra orgogliosa.

Bologna        3
Sampdoria   0
Reti:
46' p.t. Di Vaio; 42' s.t. e 46' s.t. Di Vaio.
Bologna (4-5-1): Antonioli; Zenoni, Terzi, Britos, Lanna; Coelho (15' s.t. Adailton), Mudingayi, Volpi, Mutarelli (8' s.t. Amoroso), Bombardini (40' s.t. Valiani); Di Vaio. A disposizione: Colombo, Castellini, Mingazzini, Bernacci. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Lucchini (18' p.t. Raggi), Gastaldello (19' s.t. Bellucci), Accardi; Stankevicius, Sammarco, Dessena, Ziegler (38' s.t. Mustacchio), Pieri; Pazzini, Cassano. A disposizione: Mirante, Ferri, Donati, Marilungo. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Banti di Livorno.
Assistenti: Padovan di Conegliano Veneto e Manzini di Verona.
Quarto uomo: Girardi di San Donà di Piave.
Note: ammonito al 3' s.t. Stankevicius; spettatori 18.500 circa; recupero p.t. 4', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, Pazzini e Bombardini in aria a caccia del pallone.

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