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Cassano, Pazzini, Pazzini: l’Inter è spazzata via

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Cassano, Pazzini, Pazzini: l’Inter è spazzata via

Una Samp stellare costringe l'Inter campione d'Italia ad inchinarsi a Marassi: 3-0 (tutti i gol in un primo tempo perfetto) e finale di Coppa Italia un po' più vicina.

04_materazzicassanoDifficile trovare parole per Sampdoria-Inter, semifinale di andata di Tim Cup che riporta i colori blucerchiati vicini ad una finale di Coppa Italia dopo quindici anni. Vicini, ma ancora solo a metà. Perché il ritorno a San Siro cade tra circa cinquanta giorni e nessuno può sapere che cosa sarà a quel tempo. E perché l'Inter resta sempre l'Inter, ripiena di campioni ad ogni livello. Quindi, corde rauche sì. Prenotazioni per Roma, ancora no.

Cassano e Pazzini. Tutti i doriani però – intanto – si possono godere quel che è stato stasera, perché il 3-0 strepitoso con cui Palombo e compagni sono usciti dal Ferraris è ufficialmente fissato in calce sul tabellone dei risultati, e lì resterà. Come resterà nei cuori del popolo sampdoriano, felice come da mesi non accadeva per una serata tra le più belle dell'era Garrone. Il primo pensiero, guardando il campo, va alla coppia Cassano-Pazzini, mostruosa. Il meridiano 9910 è un tandem micidiale e ormai non più eroico per caso. I due sono forti, fortissimi, si intendono, la buttano dentro e giocano anche – e soprattutto – con e per la squadra. Da qui parte l'ultimo periodo positivo del Doria, da un duetto bello, cinico, geniale, sincopato, terribile. Naturalmente per gli avversari.

Una squadra ritrovata. La Samp di Cassano e Pazzini, però, passa per la Samp di Pieri, Sammarco, Raggi, Franceschini, Padalino e degli altri elementi la cui elencazione oggi rimandiamo direttamente alla distinta di Sampdoria-Inter. E di Sampdoria-Milan di domenica. Il miracolo di questa sera, ed è giusto definirlo in questi termini – alzi la mano chi si è giocato un euro sul 3-0 esatto, azzeccandolo, e se qualcuno l'ha azzeccato è matto, quindi tanto di cappello -, è merito di un gruppo che negli ultimi mesi ha sofferto parecchio, ritrovandosi di botto, con l'odore della primavera che è già nell'aria. Forse c'entra, forse non c'entra nulla. Di sicuro Sampdoria-Inter rende ai blucerchiati un entusiasmo ed una convinzione venute a mancare praticamente dall'inizio.

I tre gol. Che la partita avrebbe guardato dalle parti dello squalificato Mazzarri e dei suoi ragazzi, si è capito dall'inizio. 9': Rivas ceffa clamorosamente il controllo su un passaggio di Toldo, Cassano gli dice grazie e supera il portiere interista con un pallonetto dei suoi. 1-0. L'Inter non morde, la Samp sì. In mezzo la prendono sempre Palombo e compari e al 30', di testa, la prende Pazzini su un angolo battuto dal capitano e corretto da Raggi – secondo assist di fila per il difensore. Il numero 10 si porta le dita al volto, Marassi non capisce più niente. Non è mica finita. 42'. Cassano fa strillare con una delle sue inspiegabili danze nelle zone chiave del campo, poi taglia l'area verso Padalino che è dall'altra parte e calcia verso la porta, trovando Toldo. La respinta del portiere nerazzurro va magneticamente sui piedi di Pazzini e per uno come il Pazzo la prima doppietta in maglia Samp diventa un'offerta che non si può rifiutare. 3-0.

I miracoli di Castellazzi. Non è mica finita. Intervallo. Mourinho toglie Rivas per Maicon e la Sampdoria perde al 15' Gastaldello, espulso per doppia ammonizione. Il tecnico portoghese inserisce subito Crespo al posto di Maxwell ma a quel punto entra in scena un monumentale Castellazzi. Il numero uno doriano è davvero fenomenale in tre occasioni. Al 23' su Obinna, al 25' su un difficilissimo colpo di testa di Crespo e al 34' su Adriano e lo stesso Crespo in rapida successione. E' scritto allora che debba finire in questo modo. Sampdoria-Inter 3-0. Non è il diario di un tifoso sognatore. E' andata veramente così.

Sampdoria   3
Inter             0
Reti:
9' p.t. Cassano, 30' p.t. e 42' p.t. Pazzini.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (30' s.t. Da Costa), Gastaldello, Raggi; Padalino, Sammarco, Palombo, Franceschini, Pieri; Pazzini (21' s.t. Stankevicius), Cassano (40' s.t. Bellucci). A disposizione: Fiorillo, Ziegler, Ferri, Dessena. Allenatore: Walter Mazzarri (squalificato, in panchina Vittorio Russo).
Inter (3-4-3): Toldo; Rivas (1' s.t. Maicon), Materazzi, Cordoba; Zanetti, Vieira, Muntari, Maxwell (15' s.t. Crespo); Mancini, Adriano, Balotelli (20' s.t. Obinna). A disposizione: Orlandoni, Stankovic, Jimenez, Cambiasso. Allenatore: José Mourinho.
Arbitro: Saccani di Mantova.
Assistenti: Roberto Romagnoli di Macerata e Nicola Andrea Nicoletti di Macerata.
Quarto uomo: Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo.
Note: espulso al 15' s.t. Gastaldello per doppia ammonizione; ammoniti al 24' p.t. Gastaldello, al 7' s.t. Cordoba, al 12' s.t. Balotelli, al 27' s.t. Castellazzi, al 41' s.t. Materazzi e al 42' s.t. Zanetti; spettatori 15.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 5'.

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Nella foto Pegaso, Antonio Cassano scappa a Marco Materazzi.

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