La Primavera torna in finale a Viareggio dopo 23 anni
La Sampdoria di Fulvio Pea batte l'Inter in semifinale – reti di Ferrari e Mustacchio – ed accede alla finalissima del Viareggio dopo 23 anni. Lunedì il match per il titolo contro la Juventus.
La Primavera blucerchiata centra l'ennesimo traguardo del suo incredibile ciclo. Fulvio Pea e ragazzi guadagnano infatti la finale del Torneo di Viareggio, battendo 2-1 l'Inter nella sfida infinita che vede da due anni contrapposti nerazzurri e doriani.
Sfida infinita. Dopo aver vinto lo Scudetto 2007 a Bressanone, l'Inter si è arresa due volte alla Samp. Nel giugno scorso a Chieti e quest'oggi a Viareggio, nell'ambito delle semifinali della Coppa Carnevale. Decisivo l'impatto al match – davvero eccezionale – che Pondaco e compagni hanno avuto questo pomeriggio, entrando in campo con la giusta mentalità e con un'attenzione ai particolari quasi maniacale. La chiave del successo è stata però lo spirito di sacrificio di Marilungo, Mustacchio e Ferrari, bravissimi ad aiutare continuamente la squadra, fino all'ultimo il primo nonostante un acciacco fisico dell'ultimo momento, fin quando sono rimasti in campo gli altri due.
Inizio scoppiettante. Che lo stadio Dei Pini lo si sarebbe rivisto lunedì – giorno della finalissima del Viareggio – si capisce dopo appena quaranta secondi, quando Ferrari batte Belec su servizio di Marilungo. Il vantaggio-lampo della Sampdoria costringe i nerazzurri ad inseguire e li mette alla prova su una maniera di affrontare la gara che probabilmente non avevano preparato. Per i ragazzi di Pea invece, andamento perfetto, in piena linea con la tattica e le caratteristiche del gruppo. I tre dietro sono solidi, il centrocampo risponde sempre e davanti Ferrari è una spina nel fianco, non appena riceve palla.
Il raddoppio. Vincenzo Esposito sprona i suoi, ma al 37' la Samp raddoppia. Grandissimo numero di Pondaco per Mustacchio, il quale a tu per tu con Belec non sbaglia. E' il secondo gol-macigno siglato dal bresciano ai nerazzurri, dopo quello che nel giugno scorso valse lo Scudetto. Ad inizio ripresa, Esposito manda in campo il figlio Antonio e Tremolada, al posto di Daminuta e Krin. Per un quarto d'ora non cambia nulla, poi Pea cambia Ferrari con Zamblera e l'Inter cresce, approfittando anche della stanchezza dei blucerchiati.
Rigore (molto) dubbio. Il Doria si abbassa un po' e concede agli avversari alcune occasioni, arrivando a subire gol solo su un rigore davvero generoso, fischiato da Bolano per fallo di Grieco su Obi. Il contatto non è da penalty, ma Napoli (siamo al 36') fa il suo dovere e batte Fiorillo regalando speranza ai compagni. Negli ultimi dieci minuti, Inter vicina al pari – al 40' ancora Napoli si mangia il pari di testa -, ma sarebbe stata una punizione oltre modo severa per una Samp che il passaggio del turno lo ha meritato nell'arco di tutta la partita.
In finale dopo 23 anni. Fulvio Pea riporta dunque i colori blucerchiati in finale a Viareggio dopo 23 anni. L'ultima apparizione risale infatti al 1986, quando il Doria fu sconfitto 1-0 proprio dall'Inter. Nelle altre sei finali giocate, quattro titoli e due delusioni. Lunedì l'ottavo capitolo di una tradizione che la Samp torna a far sua dopo più di vent'anni. Di fronte, Pondaco e compagni troveranno la Juventus che ha vinto il derby di semifinale col Toro.
Festa con il Sampdoria Club Viareggio. Fulvio Pea e i suoi ragazzi sono stati invitati questa sera al Sampdoria Club Viareggio, per festeggiare il grande risultato ottenuto nel pomeriggio. L'ennesima soddisfazione per un gruppo che continua a regalare emozioni al popolo blucerchiato.
Inter 1
Sampdoria 2
Reti: 1' p.t. Ferrari, 37' p.t. Mustacchio; 37' s.t. Napoli (rigore).
Inter: Belec, Donati, Caldirola, Khrin (1' s.t. A. Esposito), Daminuta (1' s.t. Tremolada), Mei, Beretta (23' s.t. Destro), Gerbo, Obi, Bocalon, Napoli. A disposizione: Bavena, Fortunato, Giacomelli, Rigione, Mbida Bindzi, Stevanovic. Allenatore: Vincenzo Esposito.
Sampdoria: Fiorillo, Patacchiola, Regini, Perazzo, Grieco, Muratore (32' s.t. Donati), Soriano, Mustacchio (23' s.t. Leto), Pondaco, Marilungo, Ferrari (19' s.t. Zamblera). A disposizione: Negretti, Campanella, Di Leva, Carofiglio, Lamorte, Obiang. Allenatore: Fulvio Pea.
Arbitro: Bolano di Livorno.
Assistenti: Fiorucci di Gubbio e Bruni di Arezzo.
Note: espulso a fine gara Gerbo per proteste; ammoniti al 3' s.t. Gerbo, al 5' s.t. Muratore e al 45' s.t. Marilungo; recupero p.t. 1', s.t. 5'.
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Nella foto Pegaso, Marilungo affronta Khrin nella semifinale vinta sull'Inter.