Mazzarri: «Mai sofferto così da quando alleno»
Il tecnico della Samp ammette le difficoltà incontrate contro il Siena: «Troppe occasioni concesse, paradossalmente abbiamo sofferto di più quando siamo tornati al modulo a due punte».
Walter Mazzarri è deluso, come tutti i blucerchiati. Il pari col Siena, alla vigilia, sembrava un risultato per cui non firmare e invece, dopo la gara, diventa un risultato da metter via senza esagerate proteste.
Troppa sofferenza. Un risultato buono ancora una volta il cuore dei doriani, meno però la prestazione, a tratti troppo confusa. «Siamo stati bravi a recuperare la gara – comincia il mister -, poi però le forze sono venute meno e anziché non rischiare nulla, passando al 3-5-2, abbiamo concesso al Siena due ottime occasioni. Ci siamo abbassati come non dovevamo e abbiamo sofferto, come non mi era mai capitato di soffrire da quando alleno. Non parlo di oggi, parlo del momento generale». L'emergenza insomma prosegue, senza dar respiro a Mazzarri e al gruppo. Anche oggi, Lucchini e Stankevicius sono usciti malconci dal campo, dando lavoro ad uno staff medico già ultra impegnato da settembre. «Piove sul bagnato – dice il trainer della Samp -, Lucchini ha sentito la gamba indurirsi e ho messo Ferri che era il più indicato perché ancora non conosco bene le caratteristiche di Da Costa. Stankevicius a fine partita si è fatto male alla mano e sinceramente questa non ci voleva». Già, perché il lituano è stato tra i migliori in campo, sciorinando una prestazione tutta anticipi e qualità, tra i tre di difesa.
Buone risposte. «E' un'annata in salita – prosegue Mazzarri -, sotto tutti i punti di vista. Il tridente? L'ho azzardato io, anche se era un po' rischioso vista l'emergenza in cui versiamo da sempre. Ci sono state buone risposte, anche se, paradossalmente, la squadra ha sofferto di più quando ho tolto un attaccante dopo il vantaggio. Pazzini è uscito perché si toccava una gamba e non volevo rischiarlo, in più la copertura di Bellucci su Codrea rispecchiava le dinamiche nostre solite. Purtroppo, come ripeto, ci siamo abbassati eccessivamente negli ultimi minuti».
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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri aggancia al volo un pallone.