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Mazzarri: «La mia Samp non deve mai accontentarsi»

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Mazzarri: «La mia Samp non deve mai accontentarsi»

Il tecnico della Samp a due giorni dalla sfida con il Siena: «Squadra di qualità, dovremo essere bravi a metterci la cattiveria che serve per chiudere e vincere certe partite».

06_mazzarri«Palombo non è recuperabile. Delvecchio? Nemmeno». Comincia così, con due forfeit, la conferenza stampa del venerdì di Walter Mazzarri: in piena emergenza, come al solito in questa stagione balorda, e con davanti una partita – Samp-Siena – dalla quale avere entusiasmo, risposte e (possibilmente) anche punti.

Gli infortuni da una parte, la possibilità di preparare nei dettagli la gara dall'altra: cosa pesa di più?
«Ormai mi ero talmente abituato a giocare ogni tre giorni che era diventato il mio modo di fare abituale… Finisci una partita, subito sotto a pensare a quella successiva e a prepararla in un niente. E questa era forse l'unica volta in cui avrei rigiocato subito».

Gira e rigira, il pareggio di Verona non le è andato giù.
«Già, sono ancora arrabbiato e deluso. Bastava poco per vincerla, quella partita, eppure come all'andata non siamo stati bravi ad arrivare in fondo. Abbiamo buttato via dei punti, un mare di punti, e la classifica ora avrebbe tutta un'altra faccia… Mettiamola così: se i miei ragazzi ci metteranno anche solo la metà della rabbia che ho in corpo io, beh, si può far bene in campionato come nelle due coppe».

E' motivo d'orgoglio, non aver ancora alzato bandiera bianca in Europa e in Coppa Italia?
«Noi, l'Inter e la Juventus. Nessun altro. Ma i conti si fanno alla fine, i risultati parziali non contano: per questo non mi va giù il pareggio del Chievo, per esultare non si può far calare la tensione…».

Vi aspetta il Siena.
«Una bella squadra, al di là di qualche problema che può avere. Hanno attaccanti di qualità, è arrivato Amoruso, l'allenatore è bravo. Giocano bene, e noi dovremo fare quello che abbiamo fatto a Milano, in parte con la Lazio o nel primo tempo di Verona: solo serve più cattiveria, più voglia di chiudere il discorso».

Come procede l'inserimento di Ferri e Da Costa?
«Sapete bene quanto la difesa sia importante, per me, e proprio per questo motivo volevo dedicare del tempo a spiegare ai ragazzi tutti i nostri meccanismi: ieri ho dovuto sospendere l'allenamento per la pioggia, oggi manco a farlo apposta sta iniziando di nuovo a venir giù (vero: Mazzarri parla, il diluvio comincia, ndr). Dobbiamo aspettare ancora un po', per farli rendere come ci aspettiamo occorre un inserimento graduale».

Raggi e Campagnaro: recuperano?
«Farò uno sforzo per Raggi, probabilmente. Con Campagnaro invece voglio andare coi piedi di piombo perché la storia si ripete da troppo tempo: il programma adesso è fatto di allenamenti specifici, di resistenza, di qualche chilo da perdere, di un certo tipo di risposte nelle partitine qui a Bogliasco».

Mustacchio e Marilungo possono dare una mano?
«Hanno dimostrato di essere all'altezza, sono contento. Guardo molto l'uomo, più del giocatore, e loro mi piacciono da tutti i punti di vista».

Precisazione. La chiusura è una precisazione che Mazzarri annota su un foglietto, per non far nascere dubbi o altro. «Ho un contratto che mi lega alla Sampdoria fino al giugno 2010 – spiega il tecnico blucerchiato -, e non intendo rincorrere tutte le voci che escono dagli organi di informazione. I miei unici pensieri sono la gara col Siena e il tour de force che dovremo affrontare da qui alla sosta di fine marzo, e siamo tutti fortemente impegnati per raccogliere i migliori risultati possibili. Anche perché ormai dovreste saperlo come sono fatto: non mi accontento mai, e questa è la filosofia che cerco di trasmettere alla squadra».

Nella foto Pegaso, la grinta del tecnico della Samp Walter Mazzarri.

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